L’Isis annuncia la morte del leader al-Quarashi: “Ucciso in combattimento, c’è già il successore”

“Il leader dello Stato Islamico Abu Al-Hasan al-Qurashi è stato ucciso in battaglia”. Lo riporta l’emittente al-Arabiya citando un comunicato del gruppo terroristico secondo il quale l’estremista iracheno è stato ucciso ”mentre combatteva contro i nemici di Dio”, “e indica come nuovo emiro Abu al-Husayn al-Husayni“. Lo riferisce Rita Katz, direttrice del gruppo Site che monitora le attività online dei gruppi jihadisti. “Questo contraddice notizie di una cattura di Abu al-Hasan in Turchia”, sottolinea Katz, aggiungendo che la morte giunge meno di un anno dopo la nomina a califfo di al-Qurashi. Una circostanza misteriosa in quanto non viene comunicato il momento esatto in cui il vecchio leader avrebbe perso la vita e viene comunicato direttamente il nome del nuovo leader. La responsabilità dell’uccisione di al-Qurashi non sembra al momento essere stata rivendicata.

Secondo quanto riportato da LaPresse, la Casa Bianca “accoglie con favore” l’annuncio dell’uccisione del leader dell’Isis senza tuttavia confermarne ufficialmente la veridicità. “È un bene che un altro leader dell’Isis non sia più sulla faccia della Terra”, ha commentato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby. L’annuncio sarebbe arrivato con un messaggio audio del portavoce dell’organizzazione terroristica tramite al-Furqan, l’organo di propaganda dell’Isis dedicato ai messaggi della leadership. Secondo quanto riportato dall’ AdnKronos Abu al-Hassan era stato nominato califfato lo scorso marzo, ma molti ritenevano che il suo fosse solo un nome di battaglia e che dietro la sua identità di nascondesse in realtà Juma al-Badri, fratello più anziano del primo leader dell’ISIS, Abu Bakr al-Baghdadi. Si tratta del secondo leader ucciso nell’ultimo anno. L’annuncio giunge in un momento in cui lo Stato islamico sta provando a compiere attacchi in diverse parti di Siria e Iraq che gli estremisti avevano una volta dichiarato parte del loro autoproclamato califfato.

Il leader che guidava l’Isis prima di lui, Abu Ibrahim al-Qurashi, era stato ucciso a febbraio di quest’anno in un raid Usa nel nord della Siria, nella provincia di Idlib. E il suo predecessore Abu Bakr al-Baghdadi, primo leader dello Stato islamico, era stato ucciso anche lui nella provincia di Idlib in un raid Usa, allora sotto la presidenza di Donald Trump, a ottobre del 2019. A differenza delle altre occasioni in cui l’Isis ha annunciato la morte del leader, questa volta avrebbe subito annunciato un successore senza lasciare dunque spazio per interpretazioni su possibili lotte di potere ai vertici dell’organizzazione. L’annuncio è avvenuto in modalità sospette tanto da spingere gli esperti di terrorismo a invitare alla cautela e non si esclude che possa trattarsi di una messinscena.