Esteri
Iran, il discorso di Trump: “Finchè sarò presidente non avrà armi nucleari”

“Nessun americano è rimasto ferito, solo piccoli danni ma i nostri soldati sono rimasti incolumi”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump nel corso della conferenza stampa alla Casa Bianca sula crisi in Iraq che vede coinvolti gli States e l’Iran. Il tycoon durante l’incontro con i giornalisti ha ricordato che “finchè io sarò presidente, l’Iran non avrà armi nucleari” e che “sono finiti i giorni in cui sono tollerati i loro comportamenti destabilizzanti”.
LA VENDETTA IRANIANA – Nella notte dall’Iran erano partiti 22 razzi che hanno colpito due basi irachene che ospitano truppe statunitensi, al-Asad ed Erbil. L’operazione “Soleimani Martire”, avviata poco prima della mezzanotte italiana per vendicare il generale iraniano ucciso nel raid americano dei giorni scorsi, ha provocato secondo fonti iraniane 80 vittime. Nella base di Erbil era presente anche forze Nato del contingente italiano, che non risultano feriti perché rifugiatisi in appositi bunker.
LA MORTE DI SOLEIMANI – Il presidente americano ha quindi ‘giustificato’ il raid che ha portato all’uccisione dell’alto ufficiale dei Pasdaran Qassem Soleimani definendolo il “maggiore terrorista mondiale”, con “le mani sporche del sangue dei soldati americani e iracheni”.
SANZIONI E NUCLEARE – Per quanto riguarda le relazioni con l’Iran, Trump ha annunciato “nuove sanzioni economiche punitive” contro Teheran, che “resteranno in vigore finché l’Iran non cambierà comportamento”. Per quanto riguarda invece l’accordo nucleare del 2015 raggiunto dall’allora amministrazione Obama, Trump ha spiegato che “è arrivato il momento” per Germania, Francia, Regno Unito, Cina e Russia (i Paesi del 5+1) di “prendere atto” che l’accordo è finito. Il tycoon ha quindi avvertito il paese islamico di “abbandonare ogni ambizione nucleare” e che “occorre lavorare insieme ad un nuovo accordo con l’Iran che renda il mondo più sicuro e pacifico“.
IL RUOLO DELLA NATO E L’APPELLO AGLI IRANIANI – Il presidente Usa ha inoltre annunciato di voler chiedere “alla Nato di impegnarsi di più in Medio Oriente”, un tema da sempre al centro dell’agenda di ‘The Donald’. In un passaggio quindi Trump ha rivolto un appello al popolo iraniano, per il quale ha auspicato “il futuro prospero che meritano”. Rivolgendosi direttamente agli iraniani il tycoon ha spiegato che “gli Stati Uniti sono pronti ad abbracciare la pace con tutti coloro che la cercano”. Per Trump l’Iran “potrebbe essere un grande paese se ci fossero pace e stabilità“, ma questo non è possibile se l’Iran continuerà ad alimentare “focolai di odio“.
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