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Lo svilimento del doppio grado di giudizio. UCPI sostiene la protesta delle Camere Penali del distretto di Corte d’Appello di Napoli
In Corte di Appello a Napoli, agli atti del fascicolo dell’udienza che si sarebbe svolta a breve, vi era una sentenza completa di intestazione, motivazione e dispositivo di conferma, con l’indicazione – nonostante la contestualità della motivazione – del termine per il deposito delle motivazioni in giorni sessanta, del nome e cognome del presidente e del giudice estensore – priva unicamente delle firme – e della indicazione delle conclusioni non ancora rassegnate dalle parti. Nelle motivazioni era contenuta anche una diffusa critica delle richieste contenute nei motivi di appello proposti dall’avvocato.
In seguito alla preannunciata istanza di ricusazione da parte del difensore, e del clamore suscitato dal fatto, il giudice relatore ha presentato dichiarazione di astensione. Nessuna posizione ufficiale è stata presa né dal Presidente della Corte d’Appello di Napoli né dal Procuratore Generale, anche dopo una interlocuzione avuta con tutte le Camere Penali del distretto di Napoli.
L’ANM locale ha insistito, in un pubblico comunicato, nel definire come “meri appunti” quella che è a tutti gli effetti una sentenza priva unicamente delle firme, salvo poi edulcorare tale giudizio in una lettera privata – come tale senza alcun rilievo pubblico – ai soli presidenti delle camere penali del distretto di Napoli.
In data odierna le Camere Penali di Avellino, Benevento, Napoli Nord, Nola, Santa Maria Capua Vetere e Torre Annunziata hanno licenziato una delibera con la quale intendono denunciare la marginalizzazione del ruolo del difensore appellante e lo svilimento della giurisdizione di appello, invitando la magistratura giudicante, l’avvocatura e la pubblica opinione alla condivisione dei principi basilari che sorreggono il corretto esercizio del diritto ad un nuovo grado di giudizio. A tal fine hanno proclamato l’astensione da tutte le udienze penali, fissate nei rispettivi tribunali ricadenti nel circondario della Corte d’Appello di Napoli, per il giorno 16 giugno 2021 con la contestuale indizione di una pubblica assemblea da svolgersi presso una delle camere penali del distretto.
La Giunta ritiene quanto accaduto in Corte d’Appello a Napoli un fatto gravissimo. La qualificazione come “meri appunti” da parte della locale magistratura associata risulta essere l’ennesima giustificazione-fotocopia, già adottata in recenti casi simili verificatisi in altri Fori, manifestamente elusiva dei problemi che tali vicende pongono.
L’Unione delle Camere Penali Italiane ha dedicato al giudizio di appello la manifestazione di inaugurazione dell’Anno giudiziario dei Penalisti italiani, tenutasi nel 2020 a Brescia, e sta conducendo una lunga battaglia affinché il processo appello non sia limitato o svilito, e questo soprattutto nella prospettiva della preannunciata riforma delle impugnazioni.
La Giunta, pertanto, nel ribadire il proprio sostegno alle proclamate iniziative di protesta, comunica che sarà presente alla manifestazione indetta per il 16 giugno.
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