Ha provato per tre volte a farsi somministrare il vaccino, avendone diritto, e per tre volte è stata rispedita a casa. È la vicenda di Maria, insegnante stabiese a Massa Lubrense, che per la prima volta si è presentata all’hub creato nello stadio Giraud di Torre Annunziata lo scorso febbraio rispondendo alla convocazione telematica. Lì il medico che le ha fatto l’anamnesi – leggendo di alcune allergie di cui soffrirebbe la donna – stabilisce che per lei non sia adatto il farmaco di AstraZeneca e le prescrive un vaccino diverso, da iniettare però in un centro ospedaliero dove potrebbe essere curata adeguatamente in caso di reazione allergica.

La seconda convocazione arriva quasi due mesi dopo, agli inizi di aprile, presso l’ospedale civico di Torre Annunziata. Lì l’anamnesi con il medico si trasforma presto in un alterco: “Mi disse che ormai nessuno voleva fare AstraZeneca ma che per me non c’erano motivi per non farlo, mi accusò addirittura di mentire sulle mie allergie, fui costretta ad andare via”, racconta la donna.

A quel punto decide di farsi mettere nero su bianco dal medico curante le allergie per evitare ulteriori intoppi. Alla terza prenotazione, prevista per ieri all’ospedale San Leonardo di Castellammare, la donna arriva alle 15 come previsto dall’appuntamento ma, all’accettazione, le viene riferito che le fiale di Pfizer sono terminate perché vengono somministrate solo al mattino.

L’ennesima beffa per l’insegnante, che quindi dovrà assentarsi da scuola per una quarta volta ed è costretta a giustificarsi ancora per l’assenza. Come se non bastasse, non le è stato rilasciato alcun certificato da presentare alla sua preside, visto che il documento viene dato soltanto a chi viene effettivamente vaccinato. “Non mi hanno rilasciato niente – spiega – perché ognuno diceva che non era compito suo. Ho lasciato una mail, se il certificato non arriverà chiamerò i carabinieri”.

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Napoletano, Giornalista praticante, nato nel ’95. Ha collaborato con Fanpage e Avvenire. Laureato in lingue, parla molto bene in inglese e molto male in tedesco. Un master in giornalismo alla Lumsa di Roma. Ex arbitro di calcio. Ossessionato dall'ordine. Appassionato in ordine sparso di politica, Lego, arte, calcio e Simpson.