È attesa nel pomeriggio, dopo la cabina di regia del Comitato tecnico scientifico con l’esecutivo Conte, l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che salvo clamorose sorprese farà cambiare fascia di rischio a Lombardia e Piemonte, che passeranno da zona arancione a gialla. Nei giorni scorsi il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, aveva già anticipato che da domenica 13 dicembre la regione sarebbe passata in fascia gialla, così come il collega piemontese Alberto Cirio.
Dovranno invece attendere Toscana e Campania: pur avendo dati che potrebbero garantire il passaggio in zona gialla, le regioni governate rispettivamente da Eugenio Giani e Vincenzo De Luca dovranno aspettare almeno un’altra settimana per vedersi garantito il passaggio in zona gialla.
GLI SPOSTAMENTI DURANTE LE FESTE – Il tutto mentre sullo sfondo si sta infiammando il dibattito nazionale sulla possibilità di modificare il decreto che vieta gli spostamenti tra comuni nei giorni festivi, il 25, 26 e 31 dicembre e il 1 gennaio.
Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio spinge per permettere gli spostamenti. Definisce il divieto “assurdo” e preme sull’acceleratore. Il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista a Repubblica è di tutt’altro avviso rispetto al collega grillino. “Voglio essere chiaro: io avevo proposto di fare zona rossa tutta Italia in quei tre giorni di festa. Non cambio idea – riporta il quotidiano – La penso come la Merkel, che sembra prepararsi a nuove restrizioni. Il rischio di una terza ondata dopo il Natale preoccupa tutti i Paesi europei. Per me, il limite agli spostamenti tra i comuni è una misura che rischia di essere troppo blanda, certo non troppo rigida. Oggi contiamo 887 morti. E da giorni vedo però in giro comportamenti leggeri. Se devo scegliere tra una regola che certamente può disturbare il Natale dei cittadini, e promuovere misure che provano ad allontanare il rischio di una terza ondata, io non ho dubbi”.
COSA CAMBIA IN ZONA GIALLA – Per i cittadini che tornano in zona gialla, le restrizioni che ‘cadono’ rispetto a quella arancione sono diverse. Sarà infatti possibile spostarsi liberamente all’interno del proprio Comune e tra Comuni diversi, tranne che tra le 22 e le 5 del mattino, quando è in vigore il “coprifuoco” e sarà possibile uscire solo per ragioni di lavoro, salute o urgenza, dotandosi di autocertificazione.
Sarà possibile spostarsi liberamente al di fuori della Regione e andare in un’altra Regione in zona gialla, mentre per andare in una arancione o rossa occorrono ragioni specifiche e autocertificazione (dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, indipendentemente dalla zona in cui si trova la propria Regione, dunque anche per la zona gialla, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni).
Sarà possibile andare al bar e ristorante fino alle 18: dopo quell’ora è consentita invece la consegna a domicilio e fino alle 22 prendere cibo da asporto.