Il primo ministro Boris Johnson sarebbe pronto a iniziare ad eliminare gradualmente la tecnologia Huawei dalla rete 5G della Gran Bretagna. Una svolta imminente, che dovrebbe avvenire entro l’anno. E’ quanto rivela il Telegraph, che riporta come la Gchq, agenzia governativa che si occupa di intelligence e comunicazione, avrebbe già riconsiderato la garanzia fornita a suo tempo sulla sicurezza delle tecnologie del colosso “Made in China”.

La decisione ufficiale dovrebbe arrivare la prossima settimana ed essere motivata da fattori tecnici: secondo la Gchq le sanzioni americane contro la Cina avrebbero conseguenze gravi sul colosso informatico cinese, che non sarebbe più in grado di garantire la sicurezza informativa promessa tempo fa. Attualmente Huawei è coinvolta fino al 35% dello sviluppo delle rete telefonica-Internet 5G in Regno Unito.

Con questa mossa il primo ministro Johnson non solo fermerebbe il proseguire degli sviluppi di Huawei in Gran Bretagna, ma anche lo smantellamento delle strutture già esistenti da realizzare entro il 2026-2027.

Dietro le motivazioni tecniche ve ne sono ovviamente alcune politiche: in primis una ritorsione britannica per il caso Hong Kong, con l’approvazione cinese della legge per la sicurezza nazionale che per Johnson lede i diritti dei cittadini dell’ex colonia britannica. Inoltre ci sono le forti pressioni dell’alleato americano Donald Trump, che con la Brexit diventerà sempre più il principale partner commerciale del Regno Unito.

Furente, come ovvio, la reazione del colosso cinese. Paul Harrison, responsabile dei media internazionali di Huawei a Londra, in una serie di tweet ha accusato Johnson e la politica del Regno Unito di essere “dettata dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump”. “Gli Usa – si chiede Harrison in un tweet – non dovrebbero rispettare un Regno Unito che nell’era post Brexit e’ in grado di scegliere la propria strategia sulle telecomunicazioni?”.

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