Nel 38esimo giorno di guerra a Gaza la situazione diventa sempre più insostenibile attorno all’ospedale di Al-Shifa, che si trova in centro città ed è il principale ospedale della Striscia. Da una parte i medici che parlano di una “situazione catastrofica” con cure sospese a decine di pazienti e vittime anche tra i sanitari, dall’altra Israele ribadisce che Hamas ha all’interno dell’ospedale il suo quartier generale e usa civili come scudi umani. Risultato? L’ospedale non è più ospedale ma ring di guerra, manca da giorni elettricità e ci sarebbero decine di morti in seguito agli attacchi dell’Idf che ieri ha portato 300 litri di carburante all’ospedale in questione ma sarebbe stato ostacolato da Hamas durante le fasi della consegna.
Il risultato però, dopo oltre 5 settimane di guerra è di oltre 11mila palestinesi uccisi (tra cui 4.609 bambini), secondo i dati forniti da Hamas; 1200 le vittime israeliane. Gli ostaggi nei tunnel di Gaza sono circa 240. Tra loro, secondo quanto riferisce la Casa Bianca, anche un bambino americano di tre anni, i cui genitori sono stati uccisi nell’attacco del 7 ottobre scorso.
I piani e gli orrori di Hamas: “Arrivare in Cisgiordania, aperta pancia a donna incinta”
Volevano spingersi oltre i primi kibbutz presenti lungo il confine con la Striscia di Gaza, arrivare fino alla Cisgiordania dove c’erano miliziani alleati e dove l’obiettivo era quello di coinvolgere nel conflitto anche l’Autorità Palestinese. Volevano allargare le tensioni in più zone del Medio Oriente così da annullare gli sforzi di normalizzazione delle relazioni tra Israele e gli Stati arabi. Volevano provocare la feroce reazione dello Stato ebraico così da far dimenticare subito gli orrori commessi il 7 ottobre scorso, spostando l’attenzione sulla strage di civili in corso a Gaza e sulle responsabilità dell’Idf e dello Shin Bet, i servizi di intelligence interni. Hamas progettava da tempo l’attacco, ha studiato tutto nei minimi dettagli, raccogliendo informazioni importanti sui villaggi israeliani grazie all’utilizzo di droni ma anche attraverso il monitoraggio dei siti immobiliari israeliani, post sui social media che ritraggono la vita all’interno dei kibbutz, e la disposizione di edifici e case, e ad alcune testimonianze raccolte, e forse estorte, dagli operai presenti nella Striscia che ogni giorno varcavano il confine e andavano a lavorare nel territorio israeliano.
L’articolo completo sull’inchiesta del Washington Post
A cura di RedazioneTrattativa scambio ostaggi, Hamas nega tutto
Osama Hamdan, un alto funzionario di Hamas in Libano, ha detto in un discorso ieri sera che “la nostra posizione sul dossier dei prigionieri è stata chiara fin dall’inizio, e si tratta di un completo scambio di prigionieri”. Hamdan ha smentito le voci sui colloqui in corso per un rilascio parziale e ha aggiunto che i negoziati per il rilascio degli ostaggi con passaporti stranieri procedono parallelamente ma sono “ostruiti” da Israele. Lo riporta il Times of Israel.
A cura di RedazioneHerzog smentisce Onu: "Ospedale funziona, non lo stiamo colpendo"
Prosegue lo scontro tra Israele e le Nazioni Unite sulla guerra in corso a Gaza. Il presidente israeliano Isaac Herzog ha negato che Israele stia colpendo il più grande ospedale di Gaza. Rapporti del personale di Al-Shifa suggeriscono che la struttura, che ospita migliaia di palestinesi, è a corto di elettricità, ma Herzog sostiene che “tutto funziona” nell’ospedale. Parlando con la BBC, ha anche detto che una copia del Mein Kampf di Adolf Hitler è stata trovata sul corpo di un combattente di Hamas nel nord di Gaza.
A cura di RedazioneOspedale Al-Shifa, "tre infermiere uccise durante scontri"
Tre infermiere dell’ospedale di Al-Shifa sono morte mentre “i bombardamenti e gli scontri armati” attorno alla struttura, la più grande di Gaza, si sono intensificati. Lo afferma l’Onu, secondo cui anche le infrastrutture dell’ospedale sono state danneggiate, tra cui un impianto di generazione di ossigeno, serbatoi d’acqua e un pozzo, il reparto di maternità e una struttura cardiovascolare.
A cura di RedazioneOnu: "Ospedale non è più ospedale, la denuncia dei medici"
“L’Oms è riuscita a mettersi in contatto con gli operatori sanitari dell’ospedale Al-Shifa di Gaza.La situazione è terribile e pericolosa. Sono trascorsi 3 giorni senza elettricità, senza acqua e con una connessione Internet pessima, il che ha gravemente compromesso la nostra capacità di fornire cure essenziali. Le continue sparatorie e bombardamenti nella zona hanno esacerbato la situazione già critica. Tragicamente, il numero di pazienti deceduti è aumentato in modo significativo. Purtroppo l’ospedale non funziona più come ospedale. Il mondo non può restare in silenzio mentre gli ospedali, che dovrebbero essere rifugi sicuri, si trasformano in scenari di morte, devastazione e disperazione.Cessate il fuoco. Ora”. Lo scrive su X il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
A cura di RedazioneWashington Post: "Hamas voleva creare conflitto in tutto il Medio Oriente"
L’intenzione di Hamas il 7 ottobre scorso non era solo uccidere e catturare il maggior numero di israeliani ma innescare un conflitto che avrebbe divampato in tutta la regione. Lo hanno rivelato al Washington Post funzionari di intelligence di quattro paesi occidentali e mediorientali. Secondo gli analisti, le prove trovate dopo gli attacchi – mappe dettagliate, scorte di cibo per diversi giorni, munizioni ed esplosivi in grandi quantità – rivelano l’intenzione dei terroristi di sferrare un colpo di proporzioni storiche e scatenare una reazione israeliana senza precedenti. E anche di andare avanti per giorni e giorni.
A cura di RedazioneOspedale al-Shifa ring di guerra, Usa preoccupati
L’amministrazione Biden avrebbe espresso “preoccupazione” nelle conversazioni con i funzionari israeliani in merito alla situazione dell’ospedale al-Shifa di Gaza City. Lo riporta Haaretz. Gli Stati Uniti – viene spiegato – temono che la struttura, che secondo l’intelligence israeliana è un centro di comando di Hamas, diventi teatro di una battaglia mortale in cui “un gran numero di civili rimarranno feriti o uccisi”.
A cura di RedazioneNetanyahu: "Cessate il fuoco? Possibilità accordo per rilascio ostaggi"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato in un’intervista alla NBC della possibilità di un accordo per il rilascio di alcuni dei circa 240 ostaggi rapiti da Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, una condizione che ha detto essere indispensabile per qualsiasi cessate il fuoco. “Meno ne parlo, più è probabile che si concretizzi”, ha detto Netanyahu.
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Hamas: "Cinque bimbi e sette pazienti morti all'ospedale Al-Shifa"
“Cinque bambini prematuri e sette pazienti in condizioni critiche sono morti nell’ospedale Al Shifa nella Striscia di Gaza a causa della mancanza di elettricità. Lo ha detto Yusef Abu Rish, viceministro della Sanità di Hamas nella Striscia di Gaza. “Temiamo che il numero delle vittime aumenterà domani mattina”, ha aggiunto. L’ospedale ha fatto sapere ieri che 39 bambini prematuri erano ancora ricoverati e che gli infermieri stavano eseguendo “massaggi respiratori manuali” per mantenerli in vita.
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