Il caso
Lucio Caracciolo “filo russo”, il direttore di Limes contestato da un militare ucraino: cos’è successo allo Iasd
La guerra in Ucraina continua sul campo di battaglia tra l’esercito russo e quello di Kiev. Ma a proseguire è anche il dibattito in Italia riguardo il conflitto. Nei giorni scorsi, secondo delle indiscrezioni su alcuni media, è avvenuto un episodio particolare all’Istituto Alti Studi per la Difesa (Iasd): un confronto acceso che ha visto protagonista il direttore della rivista di geopolitica Limes, Lucio Caracciolo. Il professore, in poche parole, è stato accusato da un militare ucraino di fornire versioni filo-russe rispetto ad alcune vicende della guerra.
Lucio Caracciolo contestato da un colonnello ucraino
Il professor Caracciolo, secondo quanto riportato dai siti Sassate e StartMag, sarebbe stato contestato da un colonnello ucraino durante una delle sue lezioni. Nella platea composta da circa cento tra alti ufficiali e manager italiani e stranieri, il direttore di Limes è stato interrotto dal militare di Kiev. Un episodio da cui – secondo i media citati – ne sarebbe nato un botta e risposta particolarmente acceso. Dopo questo scontro, dopo qualche minuto il clima si è tranquillizzato, permettendo a Caracciolo di finire la lezione.
Incidente diplomatico al Centro alti studi per la difesa (Casd). Durante una lezione di Lucio Caracciolo a un centinaio di militari e dirigenti di azienda anche stranieri, un colonnello ucraino ha interrotto la lezione e ha accusato il direttore di Limes di fare propaganda russa.
— Michele Arnese (@Michele_Arnese) January 18, 2024
Alla base dello scontro, secondo quanto ha ricostruito StartMag, ci sarebbero state le affermazioni di Lucio Caracciolo sul presunto scontro tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo capo di Stato maggiore ucraino. Ma anche l’uso – da parte del professore quasi 70enne – di alcune cartine della rivista Limes in cui i territori invasi dalla Russia sarebbero stati indicati come “annessi”.
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