“Vivere con il rimorso e stare per tanti anni senza i nostri cari è stato dolorosissimo. Adesso vogliamo sapere cosa gli è successo, dargli una dignitosa sepoltura, avere un luogo dove portargli un fiore e piangerli”. Nicola e Eleonora Sabatino sono straziati da 7 anni in cerca del loro fratello Alessandro, scomparso nel 2014 insieme al suo compagno Luigi Cerreto. Tanto c’è voluto per far riaprire le indagini e finalmente trovare i corpi di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto. “Ci ripetevano tutti: ‘se non si trovano i corpi non può esserci un colpevole’. E noi continuavamo a cercare e sperare di trovarli”, dice Nicola.

I due ragazzi, entrambi della provincia di Caserta, scomparvero nel nulla subito dopo una telefonata di auguri per la festa della mamma. All’epoca avevano 40 e 23 anni e si erano trasferiti a Siracusa per lavorare come badanti per un anziano. Di loro si erano completamente perse le tracce finchè a febbraio 2021 dopo che la Procura di Catania ha avocato a sé le indagini le ha ricominciate letteralmente da zero. Gli investigatori sono tornati nella villa dove lavoravano Alessandro e Luigi e con i georadar hanno trovato due corpi in un pozzo. Erano avvolti in un lenzuolo e gettati in un sacco di plastica, in un pessimo stato. Le analisi del DNA ancora non hanno dato riscontro certo che quei due corpi siano dei due scomparsi ma dalla dimensione delle ossa e dal fatto che fossero proprio lì dove erano scomparsi lasciano pochi dubbi.

“Avevamo capito che gli era successo qualcosa e io pregavo il Signore che non avessero avuto dolore”, dice tra le lacrime Eleonora, la sorella di Alessandro. Poi la drammatica scoperta dopo i risultati dell’autopsia: i due sono stati uccisi entrambi con un solo colpo alla nuca. “Si è trattata di una vera e propria esecuzione. Una modalità che denota una netta volontà ad uccidere”, spiega Daniele Scrofani, che da 7 anni assiste le famiglie Cerreto e Sabatino.

Per 7 anni i corpi non si trovavano, tanto che c’erano state ben due richieste di archiviazione. “La zona è impervia e ci sono centinaia di pozzi artesiani – continua l’avvocato – e questo probabilmente ha scoraggiato le indagini. Probabilmente soprattutto all’inizio non c’è stato il massimo dell’impegno da parte degli agenti sul territorio, ma non per una cattiva volontà. A quel punto siamo stati noi a fornire la mappatura dei pozzi artesiani della zona, lo stesso Nicola Sabatino ha fornito la mappa alla Questura di Ragusa”.

Poi qualche giorno fa la drammatica scoperta dei resti umani in quella villa, mentre Nicola Sabatino era con Giuseppe Cerreto, padre di Luigi in diretta a Chi l’ha Visto. “Per me è stata una notizia agghiacciante – racconta Nicola – Stavo talmente male che non riuscivo nemmeno a parlare con la mia famiglia per annunciargli quella cruenta novità”. Ora le due famiglie attendono il rilascio delle due salme per poter dare ai due ragazzi una degna sepoltura. “Almeno ora possiamo piangere e portare un fiore, avere un luogo dove poterlo fare, dove sappiamo che ci sono i loro corpi”, continua Eleonora.

Intanto continuano le indagini. Attualmente Giampiero Riccioli, figlio dell’anziano che Alessandro e Luigi assistevano è l’unico indagato per il duplice omicidio. È attualmente in stato di fermo dopo aver tentato al fuga proprio negli attimi in cui venivano trovati i corpi nella sua villa. Eleonora con il dolore nel cuore lancia un ‘appello: “Non escludiamo il coinvolgimento di altre persone. Per questo motivo vi prego, chi sa parli”.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.