“Ho visto aspetti di possibile reità” ha detto Luigi “Trinità” Li Gotti. E ha sparato: denunzia, denunzia, denunzia. La pistola dell’indignazione più veloce dello stivale ha sparato contro la premier. Trinità Li Gotti ha anche precisato che la sua non è stata una scelta politica, ma soltanto giudiziaria. Ma a renderla politica sono stati tutti gli altri. Un pezzo di magistratura che ha la sindrome del Marchese del Grillo. Della serie: io so’ io e voi non siete un ca**o! Tutta la sinistra che, come chi ha forti dipendenze, non riesce a staccarsi dalla bombola della magistratura, sperando che ancora una volta questa faccia il lavoro sporco al suo posto. Cioè far fuori gli avversari.