Sarà la magistratura brasiliana a valutare la posizione del Paese sullo status della Corte Penale Internazionale (Cpi) e, di conseguenza, sulla possibilità o meno di un arresto del presidente russo Vladimir Putin in caso di sua presenza sul territorio del Brasile.

Il capo dello Stato brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, torna sui suoi passi e  in pratica revoca la garanzia ‘personale’ nei confronti del leader russo che aveva espresso ieri, dicendo che Putin non sarebbe stato arrestato in caso di partecipazione al vertice del G20 che nel 2024 si terrà in Brasile.

“Il ruolo della Corte penale internazionale deve essere rivisto: studierò la questione”, ha detto in una conferenza stampa a Nuova Delhi, quando gli è stato chiesto della possibilità che il presidente russo Vladimir Putin venga arrestato. Poi la precisazione: “se Putin decide di partecipare, è la magistratura che decide (su un eventuale arresto) e non il mio governo“.

Redazione

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