La formazione cristiana e l’alta moralità professionale degli associati perché siano di fermento e di stimolo nel mondo dell’impresa, attuando e diffondendo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa (DSC). È questa la mission dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti che ieri e oggi si ritrova a Sorrento. Una serie di incontri tra imprenditori, dirigenti e professionisti che si pongono l’obiettivo di essere artefici dello sviluppo per il bene comune.

Parte dal Sud, la proposta degli imprenditori cattolici per una crescita economica che sia attenta alla qualità del lavoro e concorra alla giustizia sociale – spiega Stefania Brancaccio, Presidente Gruppo Regionale UCID (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) e Vice Preside Nazionale, – Con il tema Partecipazione e Democrazia nell’Impresa si apre oggi a Sorrento l’assemblea nazionale Ucid presieduta dall’ex ministro dell’ambiente Gianluca Galletti e come segretaria dalla napoletana Stefania Brancaccio gruppo Coelmo. Le riflessioni che verranno trattate – racconta – riguarderanno anche come affrontare senza creare disagio ai lavoratori la transizione ecologica e la nuova digitalizzazione nell’ottica della dottrina sociale della chiesa. I lavori si concluderanno con la presentazione di un libro bianco che conterrà delle proposte concrete per le imprese e le istituzioni da parte degli imprenditori e manager cattolici italiani che l’Ucid associa (sono circa 3000) e verrà poi presentato alla Settimana Sociale dei Cattolici prevista a Trieste in luglio a cui parteciperà anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella” conclude Stefania Brancaccio.

Gli imprenditori, i dirigenti e i professionisti sono chiamati a dare un contributo sostanziale a questa profonda rigenerazione. Testimoniano con l’esempio, in famiglia, sul lavoro e nella società i valori della morale cristiana. Quindi, favoriscono la costruzione di rapporti fraterni negli ambienti di lavoro e la collaborazione di tutte le persone alla realizzazione del bene comune. Il loro crescente impegno per la difesa e la cura del creato, insieme allo sforzo di moltiplicare e rendere più accessibili per tutti i beni della Terra, rende qualificante e “nobile” il loro lavoro ispirato dai princìpi della Dottrina Sociale della Chiesa.