Aveva 51 anni
Lutto nel mondo dello storytelling sportivo, è morto Andrea Bacci: “Ora scriverai dei campioni che incontrerai in paradiso”
Lutto nel mondo del racconto sportivo: dello storytelling e della narrazione delle imprese di atleti quasi mai invincibili e quasi sempre mitici. Andrea Bacci è morto, ieri pomeriggio, a 51 anni. Aveva pubblicato una ventina di titoli: soprattutto sul pugilato e sul calcio. E quindi sullo sport e sulla storia, la politica, sulle influenze e le ripercussioni, le cause e gli effetti tra i due mondi. Bacci era piuttosto noto nel mondo dei lettori appassionati di titoli sportivi. E aveva vinto nei premi grazie ai suoi libri.
Era nato nel 1970 in provincia di Siena. Si era laureato in scienze politiche e lavorava in Prefettura a Perugia. Scriveva di sport. Storytelling ed epica, soprattutto degli atleti con i guantoni e di quelli con le scarpette con i tacchetti. Aveva pubblicato, tra i suoi tanti titoli, libri e romanzi e racconti su Mike Tyson, Muhammad Alì, sulla rivalità tra Nino Benvenuti e Sandro Mazzinghi – i Coppi e Bartali della boxe italiana – su Marvin “the Marvelous” Hagler. Aveva vinto nel 2007 il premio Selezione Bancarella Sport con L’ultimo volo dell’Angelo Biondo, biografia del pugile Angelo Jacopucci. Era stato il suo primo libro dedicato alla boxe.
Aveva scritto quindi sul Mundialito, sulla Nazionale italiana di calcio, su Renato Curi, su Rocky Balboa e Sylvester Stallone, sull’incontro tra Marvin Hagler e Sugar Ray Leonard a Las Vegas nell’aprile del 1987, sulla Juventus, sul “match del secolo” tra Floyd Mayweather e Manny Pacquiao del 2015. Altri testi li aveva dedicati invece ai rapporti tra lo sport e la politica come Lo sport nella propaganda fascista (Targa d’onore al Bancarella Sport 2003) e Mussolini primo sportivo d’Italia. La storia era la sua altra grande passione, dopo lo sport.
Il suo primo romanzo calcistico lo aveva intitolato Quel maledetto ultimo cross. Aveva pubblicato per Limina, per Ultra Sport, per Absolutely Free, per Edizioni Incontropiede. È morto ieri pomeriggio, a causa di una grave malattia. Era tifoso della Juventus e del Cetona, società dilettantistica per la quale aveva anche svolto le mansioni di segretario e accompagnatore. La piccola comunità in provincia di Siena piange in queste la morte del concittadino scomparso all’improvviso e tragicamente. Bacci lascia la moglie e i tre figli.
Così lo ricorda lo scrittore e giornalista Jvan Sica sui social network: “È morto Andrea Bacci, uno che aveva la folle voglia di fare sempre qualcosa di nuovo. Ci mancherà il suo prossimo progetto, il suo prossimo libro, lui”. Il cordoglio, sui social, anche dell’ex campione di pugilato, oggi commentatore per Dazn Alessandro Duran: “Andrea era un uomo innamorato del pugilato e che lavorava in silenzio per cercare di dare risalto a questo sport. Se ne è andato un amico della boxe, uno di famiglia. Lo ha fatto con il suo solito stile, in silenzio. Andrea adesso scriverà dei tanti campioni che sono con lui in paradiso. Un abbraccio amico della boxe”.
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