Lo scoop del Parisien
Macron “indagato per finanziamento illecito”, sull’Eliseo (che non smentisce) l’ombra della ‘big’ delle consulenze McKinsey
Al centro delle indagini ci sarebbero i legami tra Macron e la società McKinsey, che avrebbe finanziato in “maniera occulta” la campagna elettorale del 2017 e a cui sarebbero state assegnate consulenze a “condizioni poco limpide”, come riporta Le Parisien. Il presidente francese Emmanuel Macron sarebbe quindi sotto indagine. La notizia è stata riportata dal quotidiano francese e non è stata finora smentita dall’Eliseo.
Macron si trova così per la prima volta al centro di un’inchiesta che sarebbe stata aperta a novembre. L’accusa da parte della Procura finanziaria nazionale (Pnf) sarebbe di “favoritismo” e “finanziamento illecito della campagna elettorale”. Le indagini riguarderebbero i legami tra il presidente francese e la società McKinsey a cui il presidente avrebbe affidato incarichi pubblici in maniera illecita, in cambio di un sostegno economico occulto alla corsa elettorale. La Procura nazionale finanziaria ha confermato l’esistenza di due fascicoli, uno per falsificazioni dei bilanci della campagna e l’altro per “favoritismo”, reato previsto dal codice penale francese ed equivalente alla nostra turbativa d’asta.
Si sospettano condizioni poco limpide nell’assegnazione a McKinsey di alcune consulenze, e anche un finanziamento occulto da parte della società della campagna elettorale del 2017. Dei tre giudici istruttori, uno è Serge Tournaire, noto per avere incriminato François Fillon nel 2017 per l’impiego fittizio della moglie Penelope, e anche Nicolas Sarkozy nel caso Bygmalion.
Le Monde, che si era già occupata del potere di questa società di consulenza in seguito a molte decisioni di Macron (dalla nascita di En Marche alla strategia sui vaccini), riporta invece che le inchieste sarebbero due, ma senza citare il nome del presidente francese. Aperte il 20 e il 21 ottobre, sempre dalla Procura nazionale della Finanza (Pnf), le inchieste sarebbero sempre relative alle “condizioni per l’intervento delle società di consulenza nelle campagne elettorali del 2017 e del 2022”, come ha affermato il procuratore Jean-François Bohnert dopo le rivelazioni del Parisien.
Queste due inchieste, affidate ai gip, si aggiungono – come riporta sempre Le Monde – a un’istruttoria aperta il 31 marzo 2022 per “riciclaggio aggravato e frode fiscale” nei confronti della società di consulenza McKinsey dopo la pubblicazione del verbale di una commissione d’inchiesta del Senato. In passato la multinazionale di consulenza strategica americana è stata accusata di non aver pagato l’imposta sulle società tra il 2011 e il 2020 quando può vantare, solo in Francia, un fatturato annuo di diverse centinaia di milioni di euro. Introiti “più che raddoppiati” tra il 2018 e il 2020 grazie ai contratti stipulati con lo Stato, come sostengono alcuni parlamentari francesi fino la cifra record di 1 miliardo di euro lo scorso anno.
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