Prima la visita al Memoriale dell’Olocausto a Berlino, insieme al presidente tedesco Frank-Walter-Steinmeier. Poi lo spostamento a Dresda, definita una città “fenice”, dove davanti al monumento simbolo della distruzione e della sofferenza della Seconda guerra mondiale, la Frauenkirche, ha tenuto un discorso sull’Europa. Emmanuel Macron, presidente francese e al momento uno dei pochi leader europei, è tornato a parlare del futuro del Vecchio Continente durante il suo viaggio in Germania, iniziato domenica.

Macron da Dresda, il discorso del presidente francese sull’Europa

E Macron il suo discorso lo ha voluto iniziare in tedesco, dicendosi “onorato” di poter parlare come primo presidente francese a Dresda dopo la riunificazione tedesca e “come convinto europeo”. Tanto spazio, nel suo intervento, Macron lo ha dedicato al tema della pace e delle sorti del continente vista la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia. “La nostra pace, il nostro benessere e la nostra democrazia sono in gioco”, ha detto il presidente francese, riprendendo anche un concetto già esplicitato durante il suo discorso alla Sorbona di un mese fa: “L’Europa vive un momento decisivo. L’Europa può morire, come ho detto alla Sorbona”.

Macron, la pace e la guerra in Ucraina

Sul conflitto in sé, e su come dovrà finire, il leader 46enne ha le idee chiare: “La pace non sarà la capitolazione dell’Ucraina, ma quello che l’Ucraina decide per sé”. Da Dresda, Macron ha voluto mandare un messaggio a Kiev e ai suoi nemici: “Difenderemo l’Ucraina quanto a lungo sarà necessario e con l’intensità che sarà necessaria”. Non ci sono altre possibilità per il francese, anche perché “la Russia ha attaccato l’Ucraina e potrebbe essere teoricamente qui domani o dopodomani”. Dunque l’Europa deve confrontarsi con “quale debba essere la sicurezza europea” e su quali saranno le sfide al continente nei prossimi europei. “Già nei prossimi mesi ci serve definire quali siano i rischi e quali i pericoli. E da dove arrivano: dalla Russia, dall’Iran, dalla Cina?” ha avvisato Macron.

Poi l’avvertimento che ricalca l’idea di autonomia strategica tanto cara a Macron: “Non si cada nella trappola di diventare nazionalisti o di guardare soltanto agli Usa”, ha ribadito sottolineando la necessità per l’Europa di difendersi da sola.

La rivoluzione economica in Europa, bilancio e debiti

Macron ha pochi dubbi sulla strada che deve intraprendere l’Unione Europea se vuole avere l’ambizione di diventare protagonista del mondo che verrà. “Noi dobbiamo raddoppiare il nostro bilancio europeo” ha detto il presidente francese in Germania. E l’Ue “ha bisogno del doppio degli investimenti”, secondo il capo dell’Eliseo, che ha citato “l’opzione di debiti comuni” per cambiare paradigma per la crescita. “Non dobbiamo avere paura del futuro” ha aggiunto, prima di spingersi oltre. “È davvero una rivoluzione degna di Copernico costruire questo nuovo quadro di sicurezza e difesa, e farlo come europei. Questa nuova epoca di cui lei ha parlato, Signor Presidente, lo richiede da parte nostra”, ha sostenuto Macron, rivolgendosi a Frank-Walter Steinmeier. L’Europa deve “uscire dalla propria ingenuità” e “proteggersi meglio” sul piano commerciale costruendo una “preferenza europea” in alcuni settori, ha dichiarato il leader francese.

Macron e il rischio dell’estrema destra in Europa

A Dresda, Macron ha parlato poi dei pericoli dell’autoritarismo per il continente europeo, una dinamica già presente in alcuni paesi. “Questa non è solo una tendenza, è una realtà in Ungheria. E fino a poco tempo fa era anche la realtà in Polonia, fino alle ultime elezioni. Queste idee si diffondono ovunque. Vengono alimentate dagli estremisti, in particolare dall’estrema destra. E questo vento di autoritarismo tira ovunque in Europa. Per questo motivo dobbiamo svegliarci” ha detto il presidente francese.

In aggiunta, Macron si è rivolto ai giovani: “Conto su di voi perché l’umanesimo continui a essere la nostra misura facendo del nostro continente un continente della pace”. “Conto su di voi, e sul fatto che non cederete alla tentazione della divisione, ma che sceglierete ancora l’amicizia e la via della collaborazione“, ha aggiunto.

Il clima, il Green Deal, l’intelligenza artificiale

Spazio anche un passaggio sulla lotta al cambiamento climatico, per cui bisognerebbe semplificare i piani: “Abbiamo creato il Green Deal in Europa. È uno strumento valido. Ma in realtà non abbiamo bisogno di più regolamentazioni. Al contrario, dovremmo semplificare. Perché ci confrontiamo con americani e cinesi che non sottostanno a nessuna regola. Per questo motivo dobbiamo investire di più, adesso”. E il presidente francese ha parlato di fondi sia pubblici sia privati. “Dobbiamo investire nella decarbonizzazione della nostra economia, investire in energie pulite. Energie rinnovabili, ma anche energia nucleare. Perché si tratta di rendere l’energia anche efficiente”, ha aggiunto. “L’efficienza energetica è la nostra parola d’ordine”, ha scandito Macron, oltre alla necessità della “decarbonizzazione del nostro sistema di trasporto, decarbonizzazione delle nostre città. E per questo sono necessari investimenti, affinché possiamo crescere”. Il secondo pilastro, oltre alle tecnologie verdi, per il presidente francese è l’innovazione e l’intelligenza artificiale. Anche in questo settore per Macron bisogna investire di più, come nella ricerca.