Morta per un malore davanti a quegli alunni che tanto amava. È scomparsa così intorno alle 14 del pomeriggio di ieri, lunedì 10 ottobre, Giovanna Fabrica, 44enne maestra della scuola primaria Carlo Ederle di Villa Bartolomea, in provincia di Verona.
Arrivata al Comprensivo Ederle lo scorso anno, Giovanna era originaria di Nero, nell’Agrigentino, e abitava a Cerea assieme al marito Angelo, anche lui docente in un istituto della provincia veronese.
Il malore fatale è avvenuto intorno alle 14 nell’aula della seconda B, scrive oggi il quotidiano locale L’Arena: Giovanna aveva appena terminato una delle lezioni del rientro pomeridiano quando è crollata a terra davanti ai suoi alunni sconvolti.
Lì presente c’era anche un collega, il maestro di italiano Tommaso De Stefani, che per primo ha tentato di aiutare Giovanna praticandole un massaggio cardiaco imparato durante il corso salvavita praticato lo scorso anno nell’istituto.
Manovre proseguite per almeno un quarto d’ora, facendosi portare nell’aula dal personale scolastico anche il defibrillatore in dotazione all’istituto e facendo accompagnare fuori i bambini.
Quindi sul posto l’intervento dell’ambulanza del 118 e dell’elisoccorso di Verona Emergenza, atterrato nel campo da calcio a poca distanza dall’istituto. Dopo mezz’ora di disperati tentativi di rianimarla, l’insegnate è però morta.
L’eco della tragedia è arrivato anche nella città natale della maestra, Naro. Il sindaco Maria Grazia Brandara a nome di tutta la città si è stretta “intorno al dolore della famiglia di Giovanna Fabrica”. Una donna “solare, serena, dolcissima. Amava profondamente il suo lavoro di insegnante e i più piccoli. La sua scomparsa lascia attoniti. Un’altra figlia di questa terra che è dovuta andar via, questa volta però per non fare mai più ritorno. Che la terra le sia lieve”, le parole sui social del primo cittadino di Naro.