I seggi ripartiti tra le varie correnti
Magistratura, elezioni Anm a Napoli: il direttivo è tutto al femminile

Nulla di nuovo sotto al sole. Le elezioni per la giunta esecutiva della Anm a Napoli si sono concluse con la riconferma di Magistratura Indipendente e di Unità per la Costituzione. Hanno incassato 242 voti la prima, 229 la seconda, conquistando, ciascuna lista, due seggi nella giunta distrettuale. Era così anche in passato. Segno che lo scandalo Palamara e l’hotel Champagne e tutto quello che è venuto fuori a proposito di correnti e magistratura non hanno stravolto gli equilibri di politica giudiziaria. O anche, segno che l’operazione “verità”, con il rinnovamento interno alla categoria voluto per dare un’immagine diversa, ha dato i suoi frutti.
Resta il fatto che il risultato delle elezioni napoletane si allinea a quello romano e non porta grandi stravolgimenti all’interno del distretto napoletano rispetto al passato. Un paio di novità, però, ci sono. Una riguarda il seggio conquistato da Magistratura democratica dopo la spaccatura della corrente di sinistra Area. L’altra novità riguarda il fatto che la nuova giunta è tutta al femminile, dei sette eletti sei sono donne. Le votazioni si sono svolte con modalità telematiche. In totale hanno votato in 820. Dopo Mi e Unicost, le preferenze sono andate ad Area democratica per la giustizia (145 voti), Autonomia e Indipendenza (106), Md (91). Le schede nulle sono state cinque, quelle bianche due. Tradotto in seggi, vuol dire che Mi ha conquistato due seggi con Giuseppina D’Inverno, giudice della sezione fallimentare di Nola, che con 132 voti è risultata la più votata, e Caterina Garufi, giudice di Corte d’appello a Napoli (116 voti); due seggi anche per Unicost con Diego Ragozini, giudice civile a Napoli, e Giusi Piscitelli, giudice a Nola (rispettivamente 129 e 91 voti); la pm della Dda napoletana, Ida Teresi, ha ottenuto 75 voti conquistando un seggio con la lista di Area; la pm di Napoli Cristina Curatoli con 75 voti ha un seggio con la lista di Autonomia e Indipendenza; Anna Laura Alfano, giudice penale a Napoli, ha ottenuto 71 voti con Magistratura democratica.
Queste elezioni arrivano in un momento piuttosto delicato per la magistratura, perché c’è una questione morale ancora da risolvere e ci sono riforme, come quella del csm, in discussione. A Napoli, poi, l’Associazione nazionale magistrati ha dovuto affrontare mesi fa le tensioni e le spaccature nate con la decisione di un gruppo di magistrati di dare le dimissioni e lasciare l’associazione in segno di protesta contro il correntismo e gli strascichi del caso Palamara.
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