Giunti alla seconda dose del vaccino anticovid molte persone hanno accusato un certo malessere. Sia chiaro, non tutti. Ma questo dipende da persona a persona. In ogni caso non c’è da preoccuparsi. Lo spiega bene al Riformista Alessandro Perrella, l’infettivologo dell’Ospedale Cardarelli di Napoli e membro dell’Unità di Crisi Regionale.
Alcune persone dopo la seconda dose del vaccino avvertono un certo malessere. Perché?
Sui vaccini vi sono sempre state moltissime leggende metropolitane. In generale i vaccini possono causare reazioni che sono di fatto caratterizzate da mini sindromi influenzali e sono espressione della reattività del sistema immunitario. Più si è reattivi più significativa può essere la reazione. Tuttavia concorrono diversi altri fattori, quali tipologia di vaccino e vettore, adiuvanti (sostanze che favoriscono il funzionamento del vaccino, ndr) e numero di somministrazioni.
Quali possono essere gli effetti collaterali dopo la seconda dose di vaccino?
Gli effetti collaterali, che sarebbe più opportuno definire reazioni avverse, sono determinati da diversi fattori. Questi sono in parte dovuti, come già detto, alla reattività del sistema immunitario, in parte al vaccino stesso. In questo caso sono simili ai sintomi dell’influenza (dolori muscolari, stanchezza, febbre e mal di testa, ndr), talvolta persistenti per 48 ore. Tuttavia nulla di preoccupante che non sia prevenibile o trattabile con FANS (i comuni antinfiammatori, ndr).
Cosa bisogna fare se si hanno effetti collaterali?
Trattarli con farmaci sintomatici quali FANS o altri a seconda degli eventuali eventi avversi, ad esempio antistaminici per vertigini o altri farmaci analoghi.
Fin ora ci sono stati casi di effetti collaterali da vaccino?
Si ne ho riscontarti diversi, opportunamente segnalati alla farmacovigilanza e trattati con farmaci sintomatici.
Per le difficoltà nelle consegne dei vaccini si dice che se dovessero finire le dosi, il richiamo potrebbe slittare. È una pratica corretta? Se slitta il richiamo c’è pericolo che il vaccino non sia efficace?
Ad oggi, a mia conoscenza non sono previsti ritardi tali da far slittare in modo significativo le seconde dosi, aldilà dei tempi definiti nello studio registrativo. Tuttavia se anche dovesse accadere, procrastinare la seconda dose entro un lasso di tempo ragionevole potrebbe essere un’ alternativa, così come anche già proposto in UK e più recentemente oggetto di valutazione anche dal CDC di Atlanta e l’eCDC di Stoccolma.