Le temperature superficiali del Mar Mediterraneo hanno raggiunto livelli davvero insoliti con un picco di 30 gradi Celsius registrato nel Golfo di Taranto a seguito dell’ondata di calore marino. Un fenomeno che rischia di “tropicalizzare” l’intera area con effetti devastanti soprattutto per l’ecosistema.

Costretti a lavorare sotto il sole – E il caldo afoso degli ultimi giorni sta provocando non pochi problemi ad una serie di lavoratori. A segnalarle i sindacati: a Taranto in difficoltà gli 800 netturbini che, come denuncia Mimmo Sardelli, segretario generale della Fp Cgil, “Cadono come birilli a causa di colpi di calore, collassi, gravi squilibri idrominerali e sincopi, perché costretti a lavorare spesso in fasce orarie dalle temperature elevate e senza le adeguate contromisure di prevenzione previste dall’Inail”.

Ambulanze bloccate sulle rampe del Pronto Soccorso di Taranto – Le altissime temperature registrate nella giornata di ieri hanno determinato una impennata delle richieste di soccorso al Sistema provinciale 118 di Taranto. L’Asl spiega in una nota che “in conseguenza del considerevole aumento delle richieste di assistenza, prevalentemente correlate ad acuzie minori e sindromi da disidratazione, si è verificato nel pomeriggio di ieri il blocco, durato alcune ore, delle ambulanze del Set118 sulle rampe dei Pronto Soccorso degli ospedali Santissima Annunziata di Taranto e Valle D’Itria di Martina Franca”.

“Entro le ore 21.30 la situazione è stata ripristinata secondo i parametri della normale attività ordinaria. L’anomala ondata di calore che sta interessando in questi giorni il nostro territorio – ha commentato il direttore generale dell’Asl Vito Gregorio Colacicco -sta imponendo uno sforzo straordinario al nostro sistema di emergenza territoriale e la messa in campo di strategie organizzative eccezionali alla nostra azienda. I cittadini, da parte loro, possono fare molto per aiutarsi e aiutarci.”

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