La tragedia di Cavalleggeri: la vittima aveva 3 anni
Mamma e figlio travolti sul marciapiede, Christian morto schiacciato. Il conducente: “Salutavo una persona…”

“Mi sono distratto, ho salutato una persona“. Sono le parole del conducente dell’auto che sabato ha travolto e ucciso Christian, un bambino di tre anni che si trovava in compagnia della madre e del fratellino più grande sul marciapiede a Cavalleggeri, rione del quartiere napoletano di Fuorigrotta.
L’uomo ha 51 anni e vive nella zona. Dovrà ora rispondere di omicidio stradale e lesioni e la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria in attesa anche dell’esito dei test effettuati ieri al Cardarelli, dove si è recato non per farsi medicare le ferite ricevute in seguito al presunto linciaggio, poi evitato dalla polizia, ma per sottoporsi ai test alcolemici (risultato negativo) e tossicologici.
Una distrazione che ha provocato la morte di un bambino di tre anni, rimasto schiacciato dall’auto, e il ferimento della mamma Marianna, 39 anni, che nonostante le fratture riportate ha voluto lasciare l’ospedale per andare a salutare il suo bimbo, trasferito al Secondo Policlinico di Napoli dove nelle prossime ore verrà effettuato l’esame autoptico.
Secondo la ricostruzione della sezione Infortunistica della polizia municipale di Napoli, guidata dal capitano Antonio Muriano, l’incidente è avvenuto poco prima delle 12 in via Ronchi dei Legionari, strada che poi sbuca su via Marco Polo. L’uomo alla guida della Suzuki ha perso il controllo della stessa dopo aver salutato un uomo che si trovava sul marciapiede. Una distrazione fatale durata pochi secondi. Quando è tornato a guardare la strada, il 51enne si è reso conto di essere troppo vicino all’auto che lo precedeva, così ha provato a sterzare finendo sul marciapiede, travolgendo mamma e figlio, e tamponando un’altra auto in sosta.
Immediati i soccorsi per il piccolo Christian e per la madre. Ma nonostante l’arrivo tempestivo al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, per il bimbo di tre anni non c’è stato nulla da fare: troppo gravi le ferite riportate in seguito al violento impatto.
Un rione sotto choc quello di Cavalleggeri, squarciato da una tragedia nata da una distrazione che in tanti commettiamo quando siamo alla guida. Pochi secondi costati la vita di un bambino che lo scorso dicembre aveva compiuto tre anni. Napoli in queste ore si stringe intorno al dolore di mamma Marianna e papà Ciro, e del fratellino e della sorellina più grandi di Christian.
“Lunedì 27 giugno alle ore 20 siete tutti invitati a partecipare alla fiaccolata in memoria di Christian, il bimbo di 3 anni investito con la madre a Cavalleggeri che partirà dalla scuola Collodi” è il tam tam che corre nei gruppi social. “I bambini dovranno indossare una t-shirt bianca e portare un palloncino bianco, chi vuole può fare anche un disegno. Girate cortesemente questo messaggio nei vostri gruppi scuola. Grazie mille a tutti per la collaborazione”.
Intanto molti residenti denunciano che da tempo si corre per le strade del rione con “via Cavalleggeri diventata una specie di pista di Formula Uno dove ragazzi ubriachi, all’uscita dai vicini locali (zona Coroglio, ndr), più volte hanno danneggiato veicoli ed investito persone”. Pertanto c’è chi propone la formazione di un comitato per promuovere la sicurezza stradale, a partire dall’installazione di dossi o altri dissuasori di velocità così come avvenuto nella vicina via Diocleziano, dove fino a poco tempo fa gli incidenti mortali si verificavano con una costanza preoccupante.
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