Negli Stati Uniti dove puntualmente, quando si verifica “mass shooting”, un episodio violento che causa diverse vittime da armi da fuoco, torna ad esplodere il dibattito e le polemiche sulla libera circolazione delle armi, quanto accaduto nella Camera dello Stato del Tennessee non ha precedenti.

Le proteste di due deputati democratici, Justin Jones e Justin J. Pearson, a cui si era aggiunta la loro collega Gloria Johnson, avvenuta dopo la drammatica strage compiuta lunedì 27 marzo in una scuola elementare di Nashville, compiuta da una 28enne e costata la vita a sei persone (tra cui tre bambini), è costata ai primi due l’espulsione.

Justin Jones e Justin J. Pearson sono colpevoli, secondo il voto dell’ampia maggioranza Repubblicana che comanda la Camera statale, di aver avuto un “comportamento inappropriato” partecipando alle proteste di piazza contro le armi e interrompendo nei giorni scorsi una sessione legislativa per chiedere che fossero approvate nuove leggi sul controllo e il divieto di vendita delle armi da fuoco.

Ad esprimersi per l’espulsione dei due giovani deputati afroamericani sono stati 65 deputati su 99, oltre la maggioranza di due terzi necessaria per un provvedimento simile. Per un solo voto si è “salvata” Gloria Johnson, che non ha mancato di sottolineare che questo “potrebbe avere a che fare con il colore della mia pelle”, essendo bianca.

Nel dibattito che ha preceduto l’espulsione dalla Camera, i rappresentati Repubblicani avevano addirittura accusati i due colleghi Democratici di voler incitare una insurrezione e paragonando le proteste avvenute a Nashville all’assalto al Campidoglio dei supporter di Trump del 6 gennaio 2021.

I manifestanti, tra cui gli stessi Jones e Pearson, avevano occupato pacificamente l’ingresso dell’edificio della Camera del Tennessee, mentre nei giorni seguenti durante una sessione si erano alzati in piedi sui banchi e avevano intonato slogan contro le armi con un megafono.

La loro espulsione segna un precedente tanto clamoroso quanto pericoloso: come ricorda il Post, è solo la terza volta dalla fine della Guerra civile americana (che si è conclusa nel 1865) che dei deputati vengono espulsi dalla Camera statale del Tennessee, l’ultima nel 2016 col capogruppo di maggioranza perchè accusato di molestie sessuali, ma con un voto bipartisan.

La gravità dell’atto viene rimarcata anche dall’intervento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha definito la cacciata di Justin Jones e Justin J. Pearson “scioccante” e “antidemocratico” il voto col quale la Camera li ha espulsi. Contro l’espulsione dei due deputati democratici hanno preso posizione anche diversi altri esponenti del Partito democratico Usa, secondo cui la decisione della Camera del Tennessee rappresenta una “sconfitta per la democrazia“.

Avatar photo

Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia