Manifestazione pro Pal a ottobre, il caso finisce in parlamento: “Grave istigazione al terrorismo”, scatta l’interrogazione

Il caso della manifestazione dei Giovani Palestinesi diventa anche politico. Sono diversi i parlamentari che esprimono sconcerto per l’iniziativa a ridosso del 7 ottobre, tanto che la questione presto finirà in Aula. Raffaella Paita, senatrice di Italia Viva, non usa mezzi termini e va dritta al punto: «Nella misura in cui si festeggia una carneficina, essa costituisce di fatto un’istigazione al terrorismo». L’esponente di IV fa sapere che presenterà un’interrogazione sul tema (come ha fatto anche Fratelli d’Italia): «È indispensabile capire in quale ambiente essa possa essere nata e con quali finalità. Va chiarito se la “festa” possa comportare dei rischi per l’ordine e la sicurezza pubblici».

Sulla stessa linea Daniele Nahum, consigliere comunale di Azione a Milano: «A tutte le manifestazioni a favore della Palestina, organizzate in questi undici mesi da questi giovani palestinesi, hanno solamente incitato all’odio antiebraico. Adesso hanno gettato definitivamente la maschera».

Sul punto si esprime anche Giulio Terzi, senatore di Fratelli d’Italia, che bolla come «atroce e inqualificabile» il post Instagram della pagina pro-Pal. «Un vergognoso elogio di un massacro che dimostra come l’educazione all’odio diffusa nei territori palestinesi venga ormai esportata in modo scellerato anche all’estero in maniera estremamente pericolosa. Un incitamento all’odio che esalta la violenza genocida e il disprezzo per la vita», denuncia l’esponente di FdI. Gli fa eco Paolo Formentini, deputato della Lega: «La nostra solidarietà al popolo d’Israele e a tutti gli ebrei italiani. È nostro dovere contrastare l’antisemitismo con la massima decisione».