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Manovra al rush finale: cancellata norma sul Pos, si sdoppia il bonus cultura e arriva il ‘reddito alimentare’
Siamo al rush finale per l’approvazione della manovra, la prima legge di bilancio targata Giorgia Meloni. La maggioranza di destra della presidente del Consiglio, da giorni in difficoltà soprattutto al suo interno per far quadrare i conti e trovare le coperture alle varie misure, si è resa protagonista di una maratona notturna per la votazione degli emendamenti in commissione Bilancio della Camera.
Commissione che ha concluso dopo sette giorni il suo lavoro e dato mandato ai relatori del testo, Paolo Trancassini, Roberto Pella e Silvana Comaroli: la legge di bilancio approderà domani mattina alle 8 nell’Aula della Camera e il voto di fiducia è atteso nella giornata di venerdì. Quindi il passaggio al Senato, altra votazione con fiducia e approvazione definitiva del testo prima del 31 dicembre, deadline da non superare per non entrare in esercizio provvisorio.
“Sono soddisfatto perché abbiamo portato a casa la manovra in così poco tempo con ottimi risultati con uno spirito devo dire collaborativo anche con il Parlamento. È stato faticoso ma direi bene così, tutti contenti“, è stato il commento del sottosegretario all’Economia, Federico Freni, al termine del voto in Commissione Bilancio alla Camera sul mandato ai relatori.
Cosa c’è nella manovra
Blindata la parte sugli aiuti contro il caro-energia, sui provvedimenti da inserire nella manovra tramite emendamenti la maggioranza per giorni non è riuscita a trovare la quadra, salvo poi chiudere il discorso sulla legge di bilancio questa notte per non rischiare “l’incubo” dell’esercizio provvisorio.
Contante e Pos
Facendo seguito alle “raccomandazioni” arrivate dalla Commissione europea, è stata cancellata la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Resta in vigore, invece, il comma dell’articolo relativo all’aumento della soglia del contante da mille a cinquemila euro.
Bonus cultura
Come ampiamente annunciato, il governo ha rimodulato la 18App, il bonus cultura da 500 euro per i maggiorenni istituito nel 2017 dal governo Renzi. Si passa a due nuovi bonus basati su merito e reddito (Isee) e ad un nuovo nome, la “Carta della cultura Giovani”.
Entrambi valgono 500 euro e sono cumulabili: il primo è basato su un Isee non superiore ai 35mila euro, mentre la ‘Carta del merito’ è valida per chi si diploma con 100 centesimi, il massimo dei voti alla Maturità.
Reddito di cittadinanza
Con l’approvazione di un emendamento di Noi Moderati, viene varata l’ennesima stretta sul reddito di cittadinanza, ormai smantellato. Non dovrà più essere “congrua” la prima offerta che, rifiutata, fa perdere il diritto al sostegno. Per offerta “congrua si intendeva la proposta di un’occupazione compatibile con le proprie capacità e competenze, che prevedesse una retribuzione superiore del 20% rispetto all’assegno e che si svolgesse a una distanza entro 80 km dalla residenza o raggiungibile entro 100 minuti con il trasporto pubblico.
Inoltre a decorrere dal primo gennaio 2023 l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo.
Il superbonus 110%
Mini proroga fino al 31 dicembre 2022 ai condomini per la presentazione della Cila, la Comunicazione di inizio lavori asseverata, per poter beneficiare del superbonus edilizio al 110%. Le delibere assembleari che hanno approvato l’esecuzione dei lavori devono risultare approvate entro il 18 novembre, data antecedente l’entrata in vigore del decreto aiuti quater.
Bonus mobili e mutui
Il bonus mobili verrà prorogato ma non a 5.000 euro, come già previsto, ma a 8.000, riducendo quindi il taglio rispetto ai 10.000 euro di quest’anno.
Quanto ai provvedimenti sui mutui, la maggioranza ha dato il via libera alla possibilità di rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al tasso fisso. La richiesta potrà essere avanzata su mutui ipotecari in origine non superiori a 200mila euro e per chi ha un’Isee, al momento della richiesta, non superiore a 35mila euro e che non abbia avuto ritardi nei pagamenti delle rate.
Tavolini e dehors liberi
Mani libere su tavolini e dehors all’aperto. Un emendamento alla manovra approvato dalla commissione Bilancio della Camera prevede la proroga del termine, in scadenza il 31 dicembre 2022, per l’occupazione del suolo pubblico per il settore della ristorazione: si passa con l’emendamento al 30 giugno 2023.
Il reddito alimentare
Un emendamento del Pd approvato nella notte fa avviare la sperimentazione nelle città metropolitane del ‘reddito alimentare’ da destinare a chi è in povertà assoluta. Con un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 saranno distribuiti pacchi realizzati con i prodotti invenduti della distribuzione alimentare “da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili”.
In un decreto del ministero del Lavoro, da emanare entro 60 giorni, verranno definiti le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del terzo settore.
Bonus psicologo
Il bonus psicologo ‘nato’ col decreto Milleproroghe dello scorso anno diventa permanente e il suo importo sale dai 600 ai 1500 euro grazie ad un emendamento Pd. Le risorse stanziate ammontano a 5 milioni di euro per il 2023 e 8 milioni di euro “a decorrere dal 2024”. Confermato il tetto Isee a 50.000 euro per ricevere il contributo.
Stralcio cartelle
Pensioni
Pensioni minime a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Approvato nella notte l’emendamento del governo alla manovra che porta dall’1,5% al 6,4% – esclusivamente per questa fascia di età – l’incremento previsto nel testo varato dal Consiglio dei ministri.
Questo aumento va sommato all’adeguamento all’inflazione, già fissato al 7,3% per il 2023, che per le minime Inps (525,38 euro mensili) è pieno. Nel 2024 invece l’incremento resta del 2,4% per tutte le soglie anagrafiche.
Smart working
I lavoratori “fragili” potranno lavorare in smart working, sia nel pubblico che nel privato, fino al 31 marzo, anche esercitando se necessario un’altra mansione. Lo prevede un emendamento approvato in commissione Bilancio che però non cita i genitori di figli under14
Il datore di lavoro, si legge, assicura lo svolgimento della prestazione lavorativa in modalità agile “anche attraverso l’adibizione a diversa mansione ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, senza alcuna decurtazione della retribuzione in godimento”.
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