Le parole del campione argentino
Maradona (in isolamento) si prepara a festeggiare i 60 anni: “Un regalo? Un’altra ‘mano de dios’, con la destra”
È France Football a fare prima di tutti gli auguri a Diego Armando Maradona. Dopodomani el pibe de oro, uno dei più forti calciatori di tutti i tempi, campione con la maglia del Napoli e dell’Argentina sopra tutte le altre, compirà 60 anni. La rivista francese ha pubblicato una lunga intervista, in un numero speciale con contenuti dedicati a Maradona, proprio nei giorni in cui si è venuto a sapere che il fuoriclasse, oggi allenatore del Gimnasia La Plata è in isolamento. È entrato in contatto con una persona positiva al coronavirus. Maradona è in isolamento nella sua casa di Brandsen, in provincia di Buenos Aires.
“Un regalo? – ha risposto l’ex calciatore a France Football – Sogno di poter segnare un altro gol all’Inghilterra … con la mano destra”. Maradona ha fatto riferimento al gol segnato contro l’Inghilterra alla coppa del Mondo del 1986. In quell’occasione l’argentino conquistò il Mondiale guidando alla vittoria una squadra poco più che mediocre. Il tocco con la mano di Maradona beffò il portiere Peter Shilton. Maradona parlò in seguito di “mano de Dios”, una sorta di ritorsione divina scatenata per via della guerra delle Falklands, per gli argentini Malvinas, che aveva visto contrapposte fino al giugno 1982 Londra e Buenos Aires, con una tragica sconfitta per i sudamericani. Nella stessa gara il numero 10 segnò uno dei gol più bello della storia del calcio, votato nel 2002 come gol del secolo, saltando cinque avversari e depositando la palla in rete.
Sul calcio attuale, il campione ha eletto due soli fuoriclasse assoluti: “Messi e Cristiano Ronaldo. Per me, questi due sono una spanna sopra gli altri. Non vedo nessuno avvicinarsi a loro. Nessuno raggiunge la metà di quello che fanno”. E quindi ha svelato alla rivista francese un retroscena sul suo mancato passaggio dal Napoli al Marsiglia, nel 1992: “I dirigenti dell’Om mi contattarono e mi offrirono il raddoppio dello stipendio. Il presidente del Napoli Ferlaino mi disse che se avessimo vinto la Coppa Uefa, mi avrebbe lasciato andare. Bernard Tapie, allora presidente del Marsiglia e Michel Hidalgo, suo direttore sportivo, vennero addirittura a trovarmi fino in Italia per farmi una proposta e discutere insieme. L’incontro avvenne a Milano. Una volta tornato a Napoli – ha continuato – dissi a Ferlaino: ‘Grazie presidente per tutti questi anni belli, parto’. A quel punto, ha iniziato a fare lo stupido, come se non avesse capito, e ha fatto marcia indietro. Fine della storia”.
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