Maradona, spunta un’altra figlia del Pibe de Oro: “Si chiama Eugenia”

Un’altra figlia si aggiunge agli 11 tra riconosciuti e non riconosciuti da Diego Armando Maradona. Una storia che sembra infinita. Lo scorso 25 novembre il campione è morto, all’improvviso, lasciando dietro di se una lunga coda di strascichi, per la sua stessa morte, per la sua eredità, per le sue paternità rivendicate da più parti. L’ultima novità ha il nome di Eugenia Loprevittola.

La notizia l’ha data Luis Ventura, giornalista argentino. Lo stesso circa un mese fa che alla trasmissione Fantino a la tarde aveva già sollevato un dubbio. “Tra i figli riconosciuti con il cognome Maradona … potrebbe esserci una novità su uno di questi che non è figlio di Maradona”. E quindi: “No, non può essere, non è suo figlio. Per la legge si chiama Maradona. Ma nel contenzioso per la spartizione del patrimonio potrebbe esserci un reclamo”. In questo caso Ventura ha parlato alla tv America.

Loprevittola ha 25 anni, gioca a calcio, lavora in una farmacia. Non sapeva di essere figlia del Pibe de Oro fino a qualche settimana fa. Era stata data in adozione dalla madre biologica, che recentemente ha voluto incontrarla per dirle chi era suo padre. La ragazza si sarebbe già detta disinteressata all’eredità. Un’eredità che secondo Marca supererebbe 75 milioni di euro, anche la portata intera e precisa non è stata ancora quantificata.

I figli ufficialmente riconosciuti da Maradona sono 5: Diego Jr., il primo, avuto nel settembre 1986 da una relazione con la napoletana Cristiana Sinagra; poi Dalma e Giannina, avute dal matrimonio con Claudia Villafane nel 1987 e nel 1989; Jana è nata da una relazione con Valeria Sabalain nel 1996; Diego Fernando è nato dalla relazione con Veronica Ojeda nel 2013. Altri avrebbero chiesto la paternità, tra Argentina e Cuba. Tutto da stabilire dunque sulla voce su Eugenia Loprevittola.

Diego Jr., napoletano, ha detto a proposito delle paternità avanzate che “le lotte vanno fatte in maniera civile, chiedere la riesumazione del corpo di una persona morta 48 ore prima mi pare un’oscenità. Se davvero sono miei fratelli li accoglierò a braccia aperte, ma non ci si comporta così”. E sulla riesumazione della salma del padre: “Finché sarò vivo nessuno toccherà mio padre. L’eredità non mi importa, voglio sapere la verità sulla sua fine”.