“Abbiamo fatto tutto contro tutti e io sarò sempre con voi”, la voce di Diego Armando Maradona allo Stadio Diego Armando Maradona nel pomeriggio dedicato a Diego Armando Maradona, a un anno dalla morte, dal passaggio dalla vita all’eternità del Pibe de Oro. E il Napoli lo ha celebrato oltre che nel pre-partita, e nelle maglie con il suo volto che tante polemiche che hanno scatenato, e con la statua, anche sul campo. 4 a 0 alla Lazio dell’ex allenatore Maurizio Sarri ingarbugliato dalla squadra di Luciano Spalletti.

Dries Mertens mattatore: doppietta da cineteca. Il primo segnato al minuto 10 – tutto diventa simbolico. Biancocelesti non pervenuti, a parte un paio di squilli nel primo tempo. Il poker è servito con Zielinski (che aveva aperto le danze) e Fabian Ruiz in chiusura di secondo tempo. Napoli in vetta da solo. A più tre sul Milan. Serata perfetta, in onore del Diez, del Dios, alla fine di una settimana che era stata omaggio e ricordo di Maradona. Dall’Argentina e dall’Europa circa 300 tifosi dei consulados del Boca Juniors erano arrivati per il 25 novembre, anniversario della morte del Pibe. Una prima statua era stata piazzata al San Paolo, nei pressi della curva A, inaugurazione con il Presidente dell’SSC Napoli Aurelio De Laurentiis, il primo figlio del campione Diego Armando Maradona Jr, ex compagni di squadra. Gli omaggi anche ai Quartieri Spagnoli, nei pressi del murales realizzato dopo il secondo Scudetto del Napoli, nel 1990, ormai tappa fissa di pellegrinaggi.

Ieri la scena era tutta per la seconda statua, quella realizzata dalla Fonderia Nolana per volere di Stefano Ceci, manager e amico di Maradona, un dono al Napoli e a Napoli. Altezza: un metro e 67 centimetri. Peso: 72 chili. Proprio come il campione argentino. Il piede e la mano sinistra ricoperte d’oro. Il monumento è stato scoperto circa un’ora prima del fischio di inizio e portato come in processione sulla pista d’atletica. Luci spente, migliaia di cellulari dei tifosi accesi, recitato dall’attore Gianfranco Gallo una lettera per Maradona firmato dallo scrittore Maurizio De Giovanni. “La verità è che non te ne sei mai andato – le parole – Da quel pomeriggio di luglio, quando salisti questi gradini e uscisti nel sole e nell’amore di ottantamila pazzi di te, stretti da ore nel caldo solo per sorriderti. Ti guardasti attorno e lo capisti in un attimo, che questa era la tua erba e la tua luce, perché i grandi amori se sono veramente grandi si sentono sulla pelle del cuore”.

Presenti il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, il vice presidente Edoardo De Laurentiis, l’ex presidente Corrado Ferlaino, accompagnati dal presidente della Fifa, Gianni Infantino, il sindaco della città, Gaetano Manfredi, l’allenatore Luciano Spalletti. C’erano anche gli ex compagni di squadra Bruscolotti, Bagni, Renica, De Napoli, Carannante, Caffarelli. C’era Fabio Cannavaro. C’erano anche Nino D’Angelo, Gigi D’Alessio, Alessandro Siani. “Porterà bene, sono superstizioso”, ha detto il Presidente dell’SSC Napoli Aurelio De Laurentiis.

“Tutta la città, tutto il Paese e il mondo intero si stringe attorno a Diego – ha detto il presidente della Fifa – è un’emozione unica. Abbiamo ricordato chi ha fatto innamorare del calcio i tifosi del Napoli e quelli che non lo sono. Un talento incredibile, un personaggio fantastico”. Il ricordo dell’ex Presidente Corrado Ferlaino, come riportato dall’Ansa.it: “Quando ho firmato il contratto di Maradona a Barcellona, tutto avrei potuto pensare tranne che dopo molti anni sarei stato davanti a una città impazzita per lui. Quel giorno andai a prendere un whisky al bar e il barista mi disse: ‘Vi abbiamo fatto un bidone, al Napoli abbiamo venduto Maradona che è già grasso e ha la pancia’. Quel whisky mi rimase in gola e non ne ho bevuto mai più un altro in vita mia”.

Il calco della mano e del piede sinistro della statua presi direttamente da Ceci. La statua sarà sistemata negli spogliatoi, dove gli arbitri incrociano i calciatori. Circa 80mila euro sarebbe costata. I successori di Maradona hanno avviato una causa contro Ceci per l’uso dell’immagine del padre sulle magliette omaggio realizzate e indossate e vendute dal Napoli. “Diego Maradona mi ha conferito una licenza per 15 anni più altri 10 post mortem – aveva spiegato a Canale 21 il manager – e il 50% di questi diritti andrà agli eredi. Il Napoli ha pagato per la maglia omaggio”. Diego Armando Maradona Jr non ha risposto all’invito alla cerimonia. Ieri comunque spazio solo per l’omaggio e per la festa del Napoli.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.