Matteo Renzi ha aperto all’alleanza con Elly Schlein e soprattutto con Giuseppe Conte. Una proposta che ha scatenato reazioni da più parti: dopo quella di Carlo Calenda, ovviamente dura nei confronti dell’ex alleato e competitor, anche Luigi Marattin bacchetta il suo leader di partito. Il deputato di Italia Viva, infatti, su X scrive il suo pensiero, criticando sia i contenuti dell’intervista di Renzi sia i modi della sua virata a sinistra.

Marattin bacchetta Renzi: ha scelto il campo largo, ma a decidere sia un congresso di Italia Viva

Marattin, che insieme a Enrico Costa ha lanciato un appello per la creazione di un partito unico liberaldemocratico, riassume così le mosse di Renzi. “Dopo la pesante sconfitta del 8-9 giugno, Matteo Renzi – Presidente di Italia Viva – aveva annunciato un Congresso di Italia Viva per fare due cose: scegliere la linea politica (tra “Margherita 2.0” e “nuovo Terzo Polo”) e, cosa molto meno importante, per scegliere il nuovo presidente nazionale“. “Poco più di un mese dopo, leggiamo sui giornali che la prospettiva pare essere cambiata: a compiere la scelta più importante dalla nascita di IV (cioè quale collocazione politica avere) non saranno gli iscritti ma l’Assemblea Nazionale, i cui membri sono tutti nominati da Matteo” aggiunge Marattin. “Il quale, a differenza di quanto detto pochi giorni fa in un’intervista, la sua scelta a questo punto l’ha fatta: il futuro di IV è fare il “bilanciamento riformista” di chi vuole la patrimoniale, uscire dalla NATO, abolire il Jobs Act, ecc. Nel “campo largo” con Conte e Fratoianni” dice critico Marattin.

Marattin: a decidere sia un congresso di Italia Viva

“Forse lo spazio sul Corriere era poco e occorreva sintetizzare il concetto: tuttavia per sicurezza chiedo a Matteo di chiarire fin da subito che proporrà all’Assemblea di far compiere questa decisiva scelta a tutta la comunità di Italia Viva, tramite un congresso sereno, trasparente e leale. In cui far scegliere a tutti gli iscritti la collocazione politica del partito” aggiunge il deputato di Iv, candidatosi per succedere a Renzi alla guida del partito. Che poi conclude: “Non si comprende, infatti, cosa ci sia di tanto sbagliato – o pericoloso – nel far scegliere a tutta la comunità politica di Italia Viva il proprio futuro politico“.

Redazione

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