Per la seconda volta il cantante vincitore del Festival
Marco Mengoni: “Sento sempre di non meritare, vinco Sanremo dopo momenti bui”

Dieci anni fa Marco Mengoni vinceva Sanremo con L’Essenziale, dieci anni ha di nuovo conquistato il Festival con Due vite. Ha vinto in tutte e tre le classifiche: sala stampa, giuria demoscopica e televoto. “Che peso … Mi sono sentito come se fossi il primo della classe. Non ho mai amato esserlo a scuola e mi sono sentito a disagio”, ha detto a Il Corriere della Sera. “Mi sentirò sempre da meno, mi sento di non meritare. Questo modo di essere mi ha portato sin qui e allora devo restare fedele a questo me stesso per un po’ di anni”.
Con la sua seconda vittoria alla kermesse è entrato di diritto nella storia del Festival. “È il festival a essere stato consacrato, non io. Ed è accaduto per la vittoria dei messaggi positivi. Ho sentito canzoni che parlavano di fragilità, momenti bui, del fatto che sia normale vivere quei momenti e parlarne”. Ha dedicato la vittoria alle donne: nessuna di questa tra le prime cinque posizioni nella classifica finale. “Avevano canzoni incredibili. C’erano in gara figure mitologiche e ci sono rimasto molto male vedendo che nella cinquina non ce ne fosse nemmeno una come Madame o Giorgia. Bisogna andare avanti per cambiare le cose in questo Paese. All’estero vedo artiste come Beyoncé e Lizzo prime in classifica che si prendono i loro meriti”.
Mengoni, classe 1988, originario di Ronciglione, in provincia di Viterbo, era esploso nel 2009 con la vittoria al talent-show X Factor. Il promoter Live Nation ha annunciato che dall’inizio del Festival ha venduto 70mila biglietti per il tour estivo. È atteso a Liverpool, per l’edizione 2023 dell’Eurovision Song Contest, e a Kiev, invitato dal presidente Volodymyr Zelensky per la “festa della libertà”, auspicata quando la guerra scatenata dall’invasione della Russia finirà.
“L’emotività è il mio pregio e anche il mio difetto. Non riesco a frenarla. Vorrei essere più professionale e non lasciarmi andare ma sono così. Erano lacrime di gioia che dedico alla donna che mi ha messo al mondo. Ringrazio la vita per avermi fatto superare esperienze forti. Sono momenti bui che però ti forgiano e ti fanno crescere. Sono esperienze di vita privata che non tirerò fuori perché sono delicate e vorrei rimanessero lì”.
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