La disperazione del direttore del Fatto
Marco Travaglio disperato grida al complotto: le forze del male hanno fatto cadere Conte

Se muoio e poi rinasco, voglio fare Travaglio. Dev’essere un gran bel mestiere. Non esserlo, che sarebbe troppo e neanche lui se l’è sentita sicché si è affittato in leasing, ma farlo è fichissimo. Più libero e bello di uno shampoo in Vespa senza freni inibitori né frizioni. Solo acceleratore a manetta: sia del tradizionale modello a catenella, che quelle modernissime di plastica seghettata. Prendi ieri.
Ieri il Marconiglio dava il Fatto suo a destra e manca contumeliando ai quattro cantoni in totale immunità di gregge, ma anche con effetto pollaio, grazie alla sua scanzonata e vegliarda infanzia a suo modo montessoriana. Ieri ha infatti lanciato la sua scoperta del cazzo. Ovvero: un sordido complotto delle forze del male fra cui la Spectre, Renzi, le destra, i suprematisti lombardi si sono uniti per tendere un’imboscata a quella pover’anima dj del ministro Bonafede di cui si sente sempre il tintinnio se in movimento, per far cadere il governo e arrivare sul Colle, sapete quale.
Diavolo d’un uomo. Vai a leggere e che trovi? Sempre la stessa pippa, la stessa pappa dello stagionato enfant prodige che esibisce in un vasino la sua scoperta: e cioè che tutti i mascalzoni, pendagli da forca, luridi farabutti, ladri matricolati, carogne fetide, canaglie da trivio, venduti, prostituti e mentitori, quando hanno fatto lo sgambettaccio renziano a quel povero e compìto dott. avv. Giuseppe Conte, sapete che cosa avevano fin dall’inizio in mente? Di portare Berlusconi in sedia papale al Quirinale, come ha detto quel giocherellone di Salvini giusto per segare l’alleato come si fa in politica quando si gioca allo schiaffo del soldato.
Dico subito – a titolo personale e dopo aver appena dato una prima occhiata al libro appena uscito scritto da Palamara e Sallusti sulle porcate montate da alcuni magistrati per far fuori Berlusconi, distruggerlo nell’immagine e nella politica, eliminarlo con la differenziata dopo averlo lordato di infamie – che l’idea di risarcire non dico Berlusconi, ma i milioni di italiani che l’hanno votato e se lo sono visto polverizzare, sarebbe un risarcimento persino equo, giusto per vedere che cosa sarebbe successo se. La realtà di queste ore dimostra, e siamo pronti a scommetterci, che tutto questo casino avviene affinché tutto resti come prima (Conte Ter? fate voi) mentre il solito Titanic suona canta e affonda sì, ma nella merda.
E dunque, mentre noi tutti – we people – crepiamo all’allegro ritmo di mezzo migliaio di morti ammazzati al giorno per selezione eugenetica, sappiamo anche che tutto ciò che Marconiglio paventa, strilla e strepita, non sta per accadere. Nulla, salvo lo spettacolo del suo stesso spettacolo che, benché ogni giorno si replica. non cessa di stupire. Quella è la genialità invidiabile: ne dicesse una che fosse vera e nuova, eppure, eccolo sulla tolda del naufragio a comandare le previsioni del tempo.
Ma come mai tanta agitazione? L’abbiamo detto: è in libreria un libro che si chiama “Il Sistema” che abbiamo sfogliato quanto basta per capire che sta venendo finalmente a galla il malloppo delle porcate che hanno scardinato e capovolto il corso della storia del nostro Paese. Di qui il sospetto che Travaglio abbia avuto un frontale se non con la coscienza, che è una parola grossa, almeno con la logica. Porca puttana, deve aver pensato, che facciamo se viene fuori il vero porcaio proprio mentre si sfiora il semestre bianco e il barometro punta sul Quirinale? Come dirottare l’attenzione dei lettori del Fatto? Detto e Fatto con la notizia del giorno diffusa a reti unificate anche da tutti i telegiornali con gran contorno di forze dell’ordine col cappello in testa e le volanti di circostanza.
L’avete saputo: ieri sono stati sorpresi in fragrante e prontamente arrestati alcuni mafiosi di Palermo che davano da mangiare ai poveri. Sì, avete letto bene: quei mascalzoni schifosi sono stati colti con le loro luride mani nel sacco, da cui estraevano scatole di cibo – sembra persino delle zeppole fritte – che offrivano ai bisognosi del quartiere. Il Fatto è riprovevole, la sappiamo bene e anzi un Fatto del genere non si era mai dato. Ma il Fatto è che ormai non ci sorprende, ma riesce egualmente a promuovere un brivido nella schiena.
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