“Ho perso un pezzo del mio cuore, la mia sorellina”. Michele Gaglione affida queste parole a una lettera al fratello Giovanni. È distrutto per la morte di sua sorella Maria Paola e scrive alla famiglia dal carcere di Poggioreale, dov’è stato rinchiuso. L’uomo ha inseguito con la moto Maria Paola che viaggiava con il suo fidanzato Ciro su un altro scooter e così nella notte tra venerdì 11 e sabato 12 settembre la ragazza ha perso la vita a soli 18 anni.

“Tu lo sai che per me era come una figlia, dato che papà non è stato sempre presente – continua la lettera letta al Pomeriggio 5, il programma di Barbara D’Urso – Quello che è successo quella sera non era minimamente nelle mie intenzioni, volevo soltanto fermarli per portare mia sorella a casa, nella casa dove è cresciuta insieme a noi della famiglia”.

Michele da subito ha infatti dichiarato che non voleva ucciderla ma solo riportare a casa sua sorella. Si sarebbe dunque trattato di un incidente. “Questa cosa non me la potrò mai perdonare. Il mio era un no per una persona che frequenta ambienti e persone poco affidabili – scrive Michele riferendosi a Ciro Migliore, il ragazzo con cui Maria Paola aveva una relazione che non è mai stata accettata dalla famiglia – Spero che tutto questo finisca molto presto i media mi stanno massacrando”

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