Importante 250 milioni, sono 10 volte sotto lo standard
Mascherine cinesi non filtranti, ‘l’eredità’ di Arcuri: una su 2 non protegge, corsa al ritiro

È, senza mezzi termini, un disastro. Stando alle evidenze raccolte dalla procura di Gorizia, metà dei Dpi, i dispositivi di protezione individuali, importanti dalla Cina dalla Struttura commissariale guidata dall’ex commissario Domenico Arcuri non è sicuro.
L’accusa, in tempi di Covid, è gravissima: le mascherine dirette a medici ed infermieri in prima linea non filtrano a sufficienza.
Sotto inchiesta, rivela Repubblica, ci sono dodici lotti di mascherine modello Ffp2 ed Ffp3, usati da chi è in corsia, negli ambulatori e nelle residenze per anziani. Negli esami svolti dai laboratori di Torino e Milano, incaricati dalla procura di Gorizia, è emerso che alcuni di questi lotti hanno capacità filtranti “anche dieci volte inferiori” agli standard.
Di che numeri stiamo parlando? Sotto esame ci sono le 250 milioni di mascherine acquistate dall’ex commissario Domenico Arcuri nei primi sette mese dello scorso anno, nel pieno della prima fase dell’emergenza Covid in Italia.
Proprio perché distribuite tra il personale sanitario, l’inchiesta ha fatto scattare l’allarme nelle varie Aziende sanitarie locali e la corsa al ritiro. “A seguito di comunicazione pervenuta dalla Guardia di Finanza di Gorizia relativa al sequestro di Dpi risultati non conformi alle normative si dispone il blocco immediato dell’utilizzo e il richiamo delle mascherine indicate”, è la comunicazione tipo che, scrive Repubblica, le direzioni generali regionali stanno inviando.
Delle mascherine sotto esame il 31 marzo scorso i finanzieri ne hanno rintracciate e bloccate circa 60 milioni di pezzi in giacenza nei depositi della Struttura commissariale sparsi sul territorio nazionale. Il problema più grande è ovviamente capire quante ne siano già state utilizzate e la proporzione del disastro è evidente dai numeri: comprese quelle già sequestrate, sono in totale 250 milioni quelle da ritirare, la metà di quelle acquistare da Arcuri sul mercato estero.
Nel decreto di sequestro dei pm di Gorizia, rivela Repubblica, figurano queste mascherine: facciale Scyfkz N95, facciale Unech KN95, facciale Anhui Zhongnan, facciale Jy-Junyue, facciale Wenzhou Xilian, facciale Zhongkang, facciale Wenzhou Husai, mascherine filtranti Wenzin della Tongcheng Wenzin, mascherine Bi Wei Kang della Yiwu Biweikang, facciale Simfo KN95-Zhyi-Surgika (quest’ultima con sede nell’Aretino), facciale Wenzhou Leikang, facciale Xinnouzi della Haining Nuozi Medical Equipement.
Il pm titolare dell’indagine, Paolo Ancona, se all’inizio delle indagini aveva ipotizzato il reato di frode in commercio, ora sta valutando quello di frode in pubbliche forniture, con la struttura commissariale di Arcuri che si costituirà come parte lesa.
© Riproduzione riservata