L'inchiesta
Mascherine “false”, Pivetti indagata a Savona: la Finanza acquisisce i documenti della Protezione Civile

Una cagnara sollevata, un can can che imploderà su sé stesso. Così Irene Pivetti, ex presidente della Camera dei Deputati, ha definito l’inchiesta nella quale è coinvolta con la sua Only Italia Logistics per la presunta vendita di mascherine non a norma. Le accuse sono di frode in commercio, falso documentale, violazione ai dazi doganali. Di ieri la notizia che Pivetti è indagata dalla Procura di Siracusa. Di oggi l’apertura di un altro fascicolo presso la Procura di Savona. Una notizia arrivata mentre la Guardia di Finanza effettuava una serie di controlli presso il Dipartimento della Protezione Civile sulla vicenda.
Le fiamme gialle hanno eseguito una serie di acquisizioni documentali. Lo ha reso noto lo stesso Dipartimento, estraneo all’indagine, evidenziando come sia stata “messa a disposizione della Gdf tutta la documentazione in nostro possesso relativa ai contratti di fornitura stipulata con la società“. A confermare il fascicolo aperto a Savona il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro. Un’indagine cominciata con il sequestro di un lotto di mascherine destinate alla città ligure. E che le indagini, andando a ritroso, hanno scoperto risalire alla Only Italia Logistic srl, della quale Pivetti è amministratore delegato. L’inchiesta è coordinata dal procuratore Ubaldo Pelosi e dal sostituto Giovanni Battista Ferro.
L’ipotesi è che la società abbia proceduto a importare dalla Cina delle mascherine che riporterebbero una falsa certificazione di conformità. “Se dovesse essere ‘invalido o falso’ il certificato emesso dalla società polacca che attesta la conformità delle mascherine è chiaro e evidente che io e la società saremmo parte lesa nell’inchiesta“, ha commentato all’Ansa, raggiunta telefonicamente, l’ex presidente della Camera. La certificazione rimandava infatti all’organismo Icr Polska. A Savona il sequestro riguarderebbe circa 160mila mascherine, a Siracusa circa 9mila.
“Non si può mettere in mezzo una istituzione così importante per l’Italia per una vicenda che presto sarà chiarita grazie all’intervento della magistratura”, ha continuato Pivetti, in merito all’acquisizione di documenti da parte della Guardia di Finanza. Pivetti ha anche spiegato di aver appreso del blocco dei conti della società dai giornali, di non aver ricevuto alcuna notifica. E di sentirsi tranquilla per aver agito nel pieno rispetto della legge, perciò “ben vengano le indagini” per stabilire la verità dei fatti. Nel frattempo, ha aggiunto, che venderà le altre mascherine in altri Paesi “visto le richieste che ho e che in Italia non le fanno arrivare”.
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