Il ritorno di Massimo Giletti. Il noto conduttore e presentatore televisivo è seduto in prima fila al teatro Ariston per la terza serata del Festival di Sanremo. Giletti, oltre ad assistere a Sanremo, è pronto a tornare proprio sulla televisione pubblica, con un suo programma in occasione dei 70 anni della Rai. Una trasmissione che verrà presentata proprio stasera con Amadeus.

Giletti a Sanremo, il nuovo programma sulla Rai

Non si hanno ancora molte informazioni sicure riguardo il programma che condurrà Massimo Giletti. È stato lo stesso giornalista a preannunciarlo in un’intervista al settimanale Gente: “Farò un passo avanti con la Rai, una serie di eventi interessanti nei prossimi cinque mesi”. Dovrebbe chiamarsi “La Tv fa 70“, proprio per celebrare la nascita della tv pubblica. La prima puntata dovrebbe essere fissata per il prossimo 28 febbraio, ma non si sa molto altro. “Ricevere apprezzamenti da un importante dirigente di Rai1 non può che fare piacere, però la definizione di quello che sarà il mio futuro in Rai, nella stagione 2024-2025, è ancora lontana dall’essere conclusa” ha detto Giletti dopo gli apprezzamenti di Angelo Mellone, direttore Intrattenimento DayTime della Rai.

Ma il futuro non è ancora definito, ha spiegato Giletti: “Quello che farò dopo ancora non è chiaro ed è possibile tutto perché ho più offerte. Trovo però che tentare di dare fiducia alla Rai in questo momento sia un atto sensato. Qualsiasi altra scelta farà rumore. Vedremo”.

Giletti, la chiusura di Non è l’Arena

Fino allo scorso anno, Massimo Giletti era impegnato con Non è l’Arena, un programma su La7 che il patron Urbano Cairo ha deciso di interrompere in anticipo e senza grandi spiegazioni. Una scelta che prevedibilmente ha lasciato diversi strascichi e polemiche, con tanto di ricostruzioni. Per Cairo si è trattato solamente di una scelta imprenditoriale: troppi i costi necessari per la trasmissione, in onda la domenica sera.

Il rapporto con Urbano Cairo

Giletti ha raccontato le sue sensazioni sempre a Gente: “Quello che ho vissuto è stato il tradimento di una persona che consideravo un vero fratello: non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana”. Poi il riferimento diretto proprio a Cairo: “Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano. Nel momento in cui io affrontavo un certo tipo di temi, davvero delicatissimi, la libertà è venuta meno. Non siamo pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non poteva dirmela, la verità”.

Redazione

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