Massimo Giletti è pronto a tornare in televisione e soprattutto in Rai. La tv pubblica riabbraccia il conduttore per una serata speciale in occasione dei 70 anni della Rai. Lo speciale condotto da Giletti si chiama “La tv fa 70 anni” e andrà in onda in prima serata su Ra1 il 28 febbraio 2024. Ma dopo l’addio a La7 e a Non è l’Arena, il giornalista sta pensando anche a un nuovo programma d’inchiesta. Il conduttore è stato anche ospite a Domenica In, da Mara Venier, domenica 25 febbraio, per presentare la serata.

Massimo Giletti, la serata speciale Rai per i 70 anni: gli ospiti

“Sarà un grande evento con i due padri costituenti della tv, Renzo Arbore e Pippo Baudo. Con loro intrecceremo la storia della televisione, insieme ai volti più importanti della tv di oggi: da Maria De Filippi a Paolo Bonolis, da Bruno Vespa a Antonella Clerici, da Amadeus a Carlo Conti. Ci sarà anche Fiorello” ha raccontato all’Ansa lo stesso Giletti.

Massimo Giletti, nuovo programma

Giletti per adesso pensa alla serata speciale e “a realizzare il sogno di tornare in Rai”. Ma con un occhio rivolto verso il futuro, vuole tornare in pista con un programma d’inchiesta: “Un progetto che è nel mio dna, ma vediamo. Penso sia ancora molto presto per parlarne” ha confessato sempre all’agenzia di stampa.

Massimo Giletti, la fine di Non è l’Arena e il rapporto con La7

Fino allo scorso anno, Massimo Giletti era impegnato con Non è l’Arena, un programma su La7 che il patron Urbano Cairo ha deciso di interrompere in anticipo e senza grandi spiegazioni. Una scelta che prevedibilmente ha lasciato diversi strascichi e polemiche, con tanto di ricostruzioni. Per Cairo si è trattato solamente di una scelta imprenditoriale: troppi i costi necessari per la trasmissione, in onda la domenica sera.

“Quando Mentana mi chiese di fare uno speciale, io risposi di no perché c’erano in ballo inchieste e magistrati. Non si possono risolvere queste vicende in uno studio tv, neanche con un’intervista singola, perché racconti la tua verità. Invece io aspetto la verità dei giudici, anche se stare in silenzio mi costa molto, ma un giorno racconterò” ha detto Giletti.

Il rapporto con Urbano Cairo

Giletti ha raccontato le sue sensazioni sempre a Gente: “Quello che ho vissuto è stato il tradimento di una persona che consideravo un vero fratello: non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana”. Poi il riferimento diretto proprio a Cairo: “Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano. Nel momento in cui io affrontavo un certo tipo di temi, davvero delicatissimi, la libertà è venuta meno. Non siamo pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non poteva dirmela, la verità”.

Giletti, le scelte e la carriera

All’Ansa, Massimo Giletti ha poi ripercorso la sua carriera e alcuni bivi decisivi: “Io ho fatto sempre scelte controcorrente. Quando mi hanno offerto i pacchi (cioè il programma Affari tuoi su Rai 1, ndr), ho rifiutato perché avevo una visione mia delle cose. Penso di aver fatto tanto e avuto tanto”. “Forse sono stato troppo a lungo in un programma che mi ha dato molto come I fatti vostri, ma a un certo punto lo sentivo stretto. Devo ringraziare Michele Guardì, ma forse dovevo fermarmi prima. Arrivò anche un’offerta di Berlusconi, ma rifiutai perché non sapevo se ero in grado di volare da solo. Oggi è un’altra situazione” ha aggiunto il conduttore e giornalista.

Redazione

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