Il commento
Le confessioni di Giorgia Meloni e il vittimismo nello scherzo telefonico, Renzi: “Così è a rischio la credibilità del Paese”
Il leader di Italia Viva commenta la chiamata della Premier: “Se questo è il livello della sua squadra deve farsi aiutare. Nessuno la ascolta? Se vero, sarebbe un segno di debolezza”

Sullo scherzo telefonico subìto da Giorgia Meloni ad opera del duo comico russo Vovan & Lexus, che fingendosi un leader politico africano ha cercato di strappare alla premier alcuni commenti confidenziali sull’attuale situazione politica globale, è intervenuto Matteo Renzi, appuntando sui propri profili social alcune riflessioni sull’accaduto:
“Che figuraccia per l’Italia e per Giorgia Meloni – esordisce il leader di Italia Viva -. Avendo lavorato qualche anno a Chigi – ricorda – mi chiedo come sia possibile raggiungere un livello di superficialità così devastante che fa fare una figuraccia non solo alla Meloni ma alla Repubblica Italiana“.
Renzi aggiunge due considerazioni:
La prima è nel metodo. “Meloni deve farsi aiutare. Se questo è il livello della sua squadra, proprio non ci siamo. E basta di dar sempre la colpa a qualcun altro. È in gioco la credibilità del Paese, possiamo smetterla con queste planetarie figure barbine?”. La seconda considerazione, invece è nel merito: “Giorgia Meloni dice che nessuno ascolta le sue proposte e che altri leader neanche le rispondono. Se è vero, è segno di debolezza. Se non è vero, peggio mi sento. La Premier deve finirla con questo vittimismo cosmico per cui lei è sempre oggetto di cattiverie e complotti. Porti le sue idee e smetta di dire che tutti ce l’hanno con lei. Se gli altri non le rispondono, faccia uno sforzo di serietà. Qui è in gioco la credibilità dell’Italia, basta coi dilettanti”, conclude Renzi.
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