La leader di FdI alla kermesse del partito di estrema destra spagnolo
Meloni al raduno di Vox: “Non siamo mostri, viva i patrioti”, e attacca Putin sulle annessioni

“Non siamo mostri, la gente lo capisce. Viva Vox, Viva l’Italia, viva la Spagna, viva l’Europa dei patrioti”. Così con un collegamento video da Roma, Giorgia Meloni è intervenuta al raduno di Vox, il partito di estrema destra spagnolo, per la kermesse Viva 22. “Ho deciso di non lasciare Roma, la vittoria ci ha portato gioia ma grande responsabilità. In alcuni giorni abbiamo la possibilità di formare un governo e non avremo un minuto da perdere”.
“Abbiamo resistito sino a oggi, alle bugie e ai tentativi di dividerci. In Italia usano l’alleanza con Vox per definirci impresentabili come in Spagna usano l’alleanza con FdI per definirvi come impresentabili. Però veramente i nostri movimenti sono impresentabili, quando sono votati da milioni di cittadini? Ovviamente no. Non abbiate paura del racconto del mainstream, perchè la buona notizia è che la gente non accetta più questa narrazione interessata. Bisogna andare alle fonti della notizia, senza accettare mediazioni del messaggio. Quando ci ascolta capisce che siamo tutto meno che mostri. Il cammino comune sarà bello. Io lo so e ora voi dovete crederlo”.
Presentata alla folla in piazza a Madrid come “la donna che segnerà la storia italiana, la prossima presidente del Consiglio”, Meloni parla anche questa volta in spagnolo. Con abito rosso con alle spalle il tricolore, in otto minuti infiamma la piazza con le sue parole. avverte, c’è una maggioranza di cittadini che non si riconosce nelle utopie e nelle ideologie della sinistra “e che ci chiede che ci assumiamo la responsabilità di lavorare. Non potremo farlo da soli, avremo bisogno di compagni di viaggio leali e affidabili, che smettano per una volta buona di fare l’occhiolino alla sinistra e invece ci aiutino a organizzare l’alternativa alla sinistra”.
E ancora: “Nei prossimi giorni trasformeremo queste idee in politiche concrete di governo come già stanno facendo i nostri amici della Repubblica Ceca, Polonia, come spero presto faranno i nostri amici svedesi, come continueranno a fare i nostri amici lettoni, e come spero che accada entro il prossimo anno a Vox”. “Serve un’Europa pragmatica che persegua l’obiettivo della transizione ecologica senza distruggere il suo tessuto produttivo o si leghi mani e piedi alla Cina, che accolga chi viene per lavorare e difenda con forza i suoi confini esterni dall’immigrazione illegale, che investa sulla natività e difenda la libertà scolastica e il ruolo sociale della famiglia”. E lo dice piegandosi in vanti verso la telecamera: “Lo dico a voce bassa, questa volta, in modo che la stampa e la sinistra in Italia si sentano obbligate a confrontarsi sugli argomenti”.
“Se sarò premier sarà mio dovere preciso parlare con i governi di qualsiasi colore politico ,è normale. Ma come presidente di FdI e di Erc continuerò a lavorare perchè la nostra formazione anno dopo anno dimostri la bontà e la chiarezza delle sue idee, e vinca le diverse elezioni nazionali e arrivi al governo in un numero maggiore di nazioni europee”. E non risparmia una sterzata a Putin: “In Ucraina la situazione è grave dopo l’aggressione russa e l’inaccettabile tentativo di Putin di annettere nuove regioni alla Russia”.
La vittoria di Fratelli d’Italia alle elezioni italiane ha “riempito di speranza” i sostenitori di Vox, una speranza “in un’Europa di nazioni libere e sovrane” di cui hanno bisogno sia il continente sia “la Spagna”: lo ha affermato Santiago Abascal, leader del partito ultra-conservatore spagnolo, intervenendo alla kermesse nazionale della propria formazione. Abascal ha ringraziato Meloni per il suo intervento in video all’evento: “La sentiamo sempre molto vicina”, ha detto.
Alla festa di Vox, in corso al Mad Cool di Madrid, sono in programma anche messaggi del premier ungherese Viktor Orban e dell’ex presidente Usa Donald Trump. Lo ha annunciato il vicepresidente di Vox Jorge Buxadé.
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