L’avviso di garanzia arrivato a Giorgia Meloni, al sottosegretario Mantovano e ai ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri scatena l’ira delle Camere penali del diritto europeo e internazionale e dell’Istituto di Politica Internazionale e Studi Geostrategici. Il presidente Alexandro Maria Tirelli, contattato dall’Adnkronos, va all’attacco: «È inaccettabile che la magistratura continui a interferire con le prerogative di indirizzo politico, che sono di esclusiva competenza del governo democraticamente eletto». L’avvocato punta il dito contro una parte delle toghe, accusandola di non essere soddisfatta già di aver provato a fare politica interna: «Ora pretende di dettare anche la politica estera, ignorando la ragion di Stato e violando il principio di separazione dei poteri su cui si fonda ogni Stato liberale».

Tirelli parla di ennesimo episodio che mette in mostra una distorsione pericolosa del ruolo giudiziario, «che rischia di minare la sovranità delle scelte politiche e il mandato affidato dai cittadini alle istituzioni rappresentative». Dunque difende il diritto della presidente del Consiglio e del governo di agire nel rispetto del proprio mandato, «senza pressioni indebite da parte di un sistema che sembra voler superare i limiti del proprio ambito costituzionale».

Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, chiede a Meloni di chiarire in Aula: «Non si nasconda dietro ai suoi ministri». Giuseppe Conte del M5S va al frontale: «La ricetta di Meloni e soci è sempre la stessa: complottismo e vittimismo». Per Carlo Calenda, leader di Azione, l’esecutivo «ha combinato un disastro» e ha raccontato «un mare di balle agli italiani» sul caso del cittadino libico; ma allo stesso tempo giudica «surreale» il fatto che un presidente del Consiglio venga indagato per un atto «che risponde evidentemente a una “ragione di Stato” (mai ammessa) e non accadrebbe in nessun altro paese occidentale».

Invece Matteo Renzi di Italia Viva, pur professandosi «sinceramente garantista», punta il dito contro Meloni: «Ho l’impressione che voglia cavalcare questo avviso di garanzia – che è un atto dovuto – per alimentare il suo naturale vittimismo». Angelo Bonelli dei Verdi accusa il governo di aver violato la legge: «Meloni è ricattabile dai libici».

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