La premier: "No a rimpasto. Trump non annetterà territori con forza"
Meloni: “Liberazione Sala emozione più grande. Starlink? Non uso “pubblico” per fare favore ad amici. Rizzi al Dis. Belloni? Dimissioni prima di Natale”
La liberazione di Cecilia Sala e il ritorno in Italia delle scorse ore sono state “l’emozione più grande da quando sono a palazzo Chigi”. Così la premier Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa nell’aula dei gruppi della Camera dei Deputati durante la conferenza stampa organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare.. E’ la terza conferenza stampa dell’anno (2024) della presidente del Consiglio. Avrebbe dovuto tenersi a dicembre scorso ma è slittata ad oggi, 9 gennaio. “Chiamare la madre di Cecilia Sala per annunciare la liberazione di sua figlia è stata un’emozione grandissima” aggiunge Meloni sottolineando tutte le difficoltà della trattativa con l’Iran dove “occorre muoversi con cautela, vista la presenza di 500 italiani”.
Meloni: “Rizzi a capo del Dis. Belloni? Dimissioni prima di Natale”
La premier annuncia poi il successore dell’ambasciatrice Elisabetta Belloni alla guida del Dis, il Dipartimento informazioni per la sicurezza. Alla guida dei servizi segreti “andrà il prefetto Vittorio Rizzi”, che da settembre ricopriva il ruolo di vicedirettore dell’Aisi, l’Agenzia informazioni e sicurezza interna. Sulle dimissioni di Belloni chiarisce: “Le ha consegnate prima di Natale, le vicende di questi giorni non c’entrano niente. Ho letto molte ricostruzioni che non corrispondono alla verità, tanto che lei stessa ha rilasciato un’intervista per chiarire la sua posizione”. Belloni “ha deciso di anticipare di qualche mese la fine del suo mandato per evitare di finire nel tritacarne che di solito accompagna nomine così importanti. Ho una stima e un rispetto enormi per Elisabetta Belloni, che ringrazio per il lavoro straordinario che ha fatto per la presidenza del G7. E’ un funzionario capace e coraggioso di lungo corso e la mia stima nei suoi confronti è inalterata. Mi pare – ha osservato ancora Meloni – che sia molto ambita anche fuori dai confini nazionali e prevedo che il suo percorso non terminerà qui”.
Meloni: “Starlink? Non uso il pubblico per favore ad amici”
Sulle polemiche relative al presunto accordo da 1,5 miliardi di euro tra il suo governo e Stralink, l’azienda di Elon Musk, per la fornitura di un sistema di gestione e tutela di dati e comunicazioni, Meloni smentisce: “Non ho mai parlato di questo con Musk. E non è mio costume usare il “pubblico” per fare favori agli amici. Questo è un dibattito sulla sicurezza nazionale: rispetto a Starlink non ci sono alternative pubbliche per l’Italia e l’Ue”.
Meloni: “Riforme costituzionali? Tempistiche non dipendono da me”
Sulle riforme costituzionali, ha chiarito che “le tempistiche non dipendono da me, il mio intento è andare avanti con determinazione e celerità. Sono riforme costituzionali, hanno tempistiche abbastanza ampie e c’è un lavoro parlamentare che determina questo”. L’obiettivo resta quello di approvare “la riforma del premierato” entro la fine del suo mandato.
Meloni, Migranti: “Cassazione ha dato ragione a noi”
Sul trattenimento dei migranti e i centri in Albania “mi pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo: spetta al governo stabilire quali siano i Paesi sicuri e che il giudice non possa sistematicamente disapplicare il trattenimento dei migranti”.
Meloni: “Amnistia? Adeguare carceri”
Sul dramma carceri, il tasso di suicidi sempre più alto e la problematica cronica del sovraffollamento, Meloni rispetta le parole di Papa Francesco, che ha più volte invocato una amnistia, ma ribadisce: “Quello che dice sull’amnistia è rivolto ai governi di tutto il mondo, e non in particolare all’Italia, che ovviamente intende fare la sua parte per garantire condizioni migliori a chi deve scontare una pena in Italia”. “La mia idea – ha aggiunto – non è che questo si debba fare adeguando il numero dei detenuti o i reati alla capienza delle nostre carceri. Dobbiamo adeguare le nostre carceri alle necessità”.
Meloni: “Trump non annetterà territori con forza”
“Su Groenlandia e Panama, mi sento di escludere che gli Stati Uniti nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza territori. Noi abbiamo già visto Trump presidente degli Usa, siamo di fronte a una persona che quando fa una cosa la fa per una ragione. Penso che le sue dichiarazioni siano più un messaggio ad alcuni altri grandi player globali, piuttosto che rivendicazioni ostili nei confronti di quei Paesi”. Meloni prosegue: “La Groenlandia è un territorio particolarmente strategico, ricco di materie prime strategiche: sono territori su cui negli ultimi anni abbiamo assistito a un crescente protagonismo cinese. Per il Canada si potrebbe fare un ragionamento simile”. Secondo la premier “queste dichiarazioni” del prossimo presidente americano sono relative “al dibattito a distanza fra grandi potenze. Un modo energico per dire che gli Usa non rimarranno a guardare di fronte alla previsione che altri grandi player globali muovano in zone di interesse strategiche per gli Stati Uniti e, aggiungo io, per l’Occidente”.
Meloni: “No a rimpasto, Salvini all’Interno senza Open Arms”
“La parola rimpasto ha fatto capolino almeno dopo due settimane che eravamo al governo, sono abituata ed è una parola alla quale non sono favorevole” chiosa la premier che sottolinea come “questo è già il settimo governo per longevità della storia nazionale, procediamo a grandi falcate per scalare la classifica”. Sull’ambizione di Salvini di tornare al Viminale, la premier spiega: “Sarebbe un ottimo ministro dell’Interno” e “in assenza” del processo Open Arms “avrebbe chiesto e ottenuto il ministero dell’Interno. Il ministro Piantedosi è un ottimo ministro”. Sul possibile passo indietro di Daniela Santanché, ministra del turismo coinvolta in una inchiesta giudiziaria (al momento è solo indagata), Meloni precisa: “Non sono la persona che giudica queste cose prima che accadono, vediamo cosa deciderà la magistratura e poi ne parlerò ovviamente con il ministro Santanchè”.
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