E’ stato raggiunto da un proiettile al braccio sinistro e da uno di striscio alla nuca mentre si trovava alla guida della propria auto a Napoli. L’agguato poco dopo mezzogiorno in via Argine a Ponticelli, periferia est della città. Vittima il 35enne Rosario Rolletta con precedenti per droga ed estorsione.

Stando al racconto fornito agli agenti del Commissariato di Ponticelli intervenuti presso il pronto soccorso dell’Ospedale Villa Betania, dove l’uomo è riuscito ad arrivare alla guida della propria auto, ad agire sarebbero state alcune persone a bordo di un’altra vettura che hanno affiancato il 35enne, che era a bordo di una Renault Clio, lasciando partire diversi colpi d’arma da fuoco.

La polizia ha riscontrato sul luogo indicato dalla vittima un’ogiva deformata e un bossolo, il cui calibro deve essere ancora accertato. Sulla portiera anteriore sinistra della Renault sono stati trovati due fori.

Il 35enne è stato assistito dal personale sanitario e le sue condizioni non sarebbero gravi. La polizia indaga per far luce su quanto accaduto a pochi giorni da un altro agguato avvenuto sempre a Ponticelli. Giovedì scorso, 29 ottobre, un pregiudicato di 50 anni, Luigi Aulisio, è stato ferito da diversi colpi di pistola.

Lo scorso 7 ottobre sempre a Ponticelli, in via Fratelli Grimm, è stato ferito a colpi d’arma da fuoco nei pressi di un bar il 23enne Rodolfo Cardone, già noto agli archivi di polizia.

IL BITZ CONTRO I DE LUCA BOSSA – Il 28 ottobre scorso la Squadra Mobile della Questura di Napoli e i Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco e della Tenenza di Cercola hanno eseguito due fermi di indiziato di delitto disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di sette persone legate al clan camorristico De Luca Bossa, attivo soprattutto nella zona del Lotto Zero, gravemente indiziati del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso ed al fine di agevolare l’organizzazione di appartenenza.

I due provvedimenti riguardano, rispettivamente, un’estorsione commessa nell’ambito della gestione delle abitazioni di edilizia popolare e un tentativo di estorsione continuata nei confronti di un imprenditore.
In particolare, il primo decreto di fermo, eseguito dalla Squadra Mobile di Napoli, è stato emesso nei confronti di tre indagati, Umberto De Luca Bossa (figlio del fondatore del clan Antonio, alias Tonin ‘o Sicc, detenuto in regime di 41bis), 27 anni, attuale reggente dell’omonimo clan, Roberto Boccardi, 29 anni, e Mario Sorrentino, 36 anni, che hanno richiesto ad una donna la somma di denaro di 5miula euro quale prezzo per conservare il possesso dell’alloggio popolare nel quartiere Ponticelli in cui viveva con il figlio minore. A seguito delle minacce ricevute, non disponendo della somma di denaro, la vittima è stata costretta ad allontanarsi per evitare ulteriori ritorsioni.

Il secondo provvedimento, eseguito dalla Compagnia dei Carabinieri di Torre del Greco e dalla Tenenza di Cercola, è stato emesso nei confronti di 4 indagati -Eugenio Bonito, 58 anni, Giuseppe De Luca Bossa, 43 anni, esponente dell’omonimo clan, Domenico Amitrano e Carmine Fico, e riguarda un tentativo di estorsione continuato commesso nei confronti di un imprenditore che dopo aver subito in data 9 settembre gravi danni alla propria concessionaria di autovetture, a causa dell’esplosione di un ordigno artigianale, ha ricevuto una richiesta estorsiva di 50mila euro.

Il Giudice per le indagini preliminari ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tutti gli indagati.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.