Non si fermano gli sbarchi a Lampedusa, con altri mille arrivi e oltre 4mila ospiti nell’hotspot. Un neonato è annegato in mare poco prima l’arrivo dei soccorsi. Intanto la Germania ha temporaneamente interrotto l’accoglienza sul suo territorio dei richiedenti asilo in arrivo dall’Italia.

Lo riporta Welt, citando ambienti delle autorità tedesche, che hanno comunicato a Roma lo stop del “meccanismo di solidarietà volontaria” a fine agosto. Anche Parigi si “blinda”. Il ministro dell’Interno Darmanin ha annunciato, infatti, rinforzi nella lotta contro l’immigrazione clandestina alla frontiera con l’Italia, dove la pressione sta aumentando.

“Il primo pensiero va al neonato annegato, deve essere un monito per tutti noi, l’Europa non può girarsi dall’altra parte”. Lo afferma ad “Agora’” su Rai3 la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, in riferimento alla tragedia del neonato di appena cinque mesi morto poco prima di uno degli sbarchi che si sono verificati a Lampedusa, stanotte.

La salma del neonato è stata portata presso la camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Della mamma invece, all’hotspot di contrada Imbriacola, si stanno prendendo cura gli psicologi della struttura gestita dalla Croce Rossa italiana. Il neonato è morto perché sarebbe annegato, la barca a bordo della quale viaggiava con la madre, infatti, si sarebbe capovolta.

“Il tema politico però è il fallimento completo del governo sulle politiche migratorie” – precisa Paita – “Questo governo ha vinto le elezioni dicendo che avrebbe limitato gli sbarchi. Numeri alla mano, la situazione è più che fuori controllo, evidentemente i decreti messi in atto sono pura propaganda e non hanno risolto i problemi. Sicuramente c’è anche una questione europea – aggiunge la senatrice di Italia viva – ma di nuovo: è il governo che è debole nei confronti dell’Unione e ha una posizione di marginalizzazione rispetto ai nostri partner”.

Neonato affoga poco prima dello sbarco – Il piccolo di 5 mesi è morto dopo essere finito in acqua al momento dello sbarco a Lampedusa. La tragedia è avvenuta alle 4,18 circa, poco prima delle caotiche operazioni di approdo dei 46 migranti soccorsi dalla motovedetta della Guardia costiera, quando più persone sono finite in acqua. Tutte sono state recuperate, così come è stato ripescato il cadavere del piccino.

La salma è stata portata alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la mamma del neonato si trova all’hotspot di contrada Imbriacola. La polizia ha chiesto, per la donna, un supporto psicologico. Della ricostruzione del caso si occupa la Capitaneria di porto.

La mamma del neonato morto è minorenne – originaria della Guinea, viaggiava assieme ad altre 45 persone, su un natante salpato da Sfax, con la sorella, il cognato e il nipotino. La carretta, secondo quanto è stato ricostruito da Capitaneria di porto e polizia, si è ribaltata perché i migranti, alla vista della motovedetta della Guardia costiera, si sono spostati quasi tutti su una fiancata.

I poliziotti in servizio all’hotspot di contrada Imbriacola, assieme alle psicologhe del centro, stanno adesso valutando se sia più opportuno trasferire la donna e i suoi familiari con un aereo o con il traghetto di linea affinché restino in provincia di Agrigento e siano presenti quando la salma del piccolo, al momento sotto sequestro, verrà trasferita a Porto Empedocle.

Redazione

Autore