“Il primo pensiero va al neonato annegato, deve essere un monito per tutti noi, l’Europa non può girarsi dall’altra parte”. Lo afferma ad “Agora’” su Rai3 la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, in riferimento alla tragedia del neonato di appena cinque mesi morto poco prima di uno degli sbarchi che si sono verificati a Lampedusa, stanotte.
La salma del neonato è stata portata presso la camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Della mamma invece, all’hotspot di contrada Imbriacola, si stanno prendendo cura gli psicologi della struttura gestita dalla Croce Rossa italiana. Il neonato è morto perché sarebbe annegato, la barca a bordo della quale viaggiava con la madre, infatti, si sarebbe capovolta.
“Il tema politico però è il fallimento completo del governo sulle politiche migratorie” – precisa Paita – “Questo governo ha vinto le elezioni dicendo che avrebbe limitato gli sbarchi. Numeri alla mano, la situazione è più che fuori controllo, evidentemente i decreti messi in atto sono pura propaganda e non hanno risolto i problemi. Sicuramente c’è anche una questione europea – aggiunge la senatrice di Italia viva – ma di nuovo: è il governo che è debole nei confronti dell’Unione e ha una posizione di marginalizzazione rispetto ai nostri partner”.
Intanto l’hotspot di Lampedusa ha raggiunto numeri fuori controllo “ci sono stamattina oltre 6.000 persone, tante le famiglie con minori. Sono previsti trasferimenti in giornata ma la situazione – si legge in una nota della Croce Rossa Italiana – è difficile per via degli oltre 100 sbarchi registrati nelle ultime ore“.

Le misure di Francia e Germania per contrastare i flussi migratori

Elevata pressione migratoria verso la Germania – Il ministero dell’Interno tedesco, intanto, ha spiegato che in un contesto di “elevata pressione migratoria verso la Germania” e della “sospensione in corso dei trasferimenti in base alla Convenzione di Dublino”, “l’Italia è stata informata alla fine di agosto” che la selezione e i processi per la ridistribuzione dei migranti saranno sospesi “fino a nuovo avviso”. I migranti già confermati in passato dalla parte tedesca “continueranno a essere accettati”.
Secondo le informazioni di Welt, il motivo della sospensione è il continuo rifiuto dell’Italia di consentire i trasferimenti dalla Germania nell’ambito della Convenzione di Dublino. Secondo l’attuale legge sull’asilo dell’Ue, i richiedenti asilo che si spostano in un altro Stato membro senza permesso dovrebbero generalmente essere rimandati nel Paese di primo ingresso. Un meccanismo che funziona raramente e che l’Italia starebbe bloccando da nove mesi.

La Francia blinda i confini –  Il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, intanto ha annunciato l’invio di rinforzi a confine con l’Italia per contrastare l’immigrazione clandestina. Lo riporta il quotidiano Le Figaro. “Abbiamo un aumento dei flussi del cento per cento, che interessa le Alpi Marittime e l’intero arco alpino”, ha spiegato Darmanin ai giornalisti dopo una visita alla frontiera di Mentone.

Secondo quanto stabilito dal dicastero francese, le unità mobili delle forze, tra polizia e gendarmeria, passeranno da due a quattro, arrivando a superare i 200 agenti. “I soldati addetti alla ricognizione notturna in montagna nell’ambito dell’operazione Sentinel aumenteranno da 60 a 120, mentre il personale doganale sarà raddoppiato”, ha assicurato il ministro francese.
Metsola: “le soluzioni non possono essere sul piano nazionale ma solo a livello europeo” –  Penso che non ci siano alte opzioni se non concludere il patto sulla migrazione, i cittadini di tutti i paesi dell’Ue ci hanno chiesto di trovare delle soluzioni”. Così la presidente dell’Eurocamera, Roberta Metsola –  “A dieci anni di distanza dalla tragedia di Lampedusa non abbiamo ancora fatto abbastanza”.

 

 

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