Almeno 686 persone. È il numero che riporta l’Ansa dello sbarco che si è verificato nella scorsa notte a Lampedusa. La maggior parte dei migranti erano a bordo di un peschereccio di quindici metri. È approdato ieri sera al molo commerciale. Altri cinque sbarchi, con bambini e donne, si erano verificati nelle ore precedenti per oltre un centinaio di persone in totale. Le operazioni di sbarco, che comprendono anche un primo triage sanitario, si sono concluse poco prima dell’una di notte.
Un altro sbarco molto numeroso dunque, dopo un’estate che ha visto tanti arrivi. Soprattutto dalla Tunisia, forse a causa di quanto successo lo scorso luglio, quando il presidente tunisino Kais Saied ha sospeso i lavori del Parlamento e accentrato sempre più i poteri nella sua carica. Domenica scorsa si è verificata un’altra manifestazione di “cittadini contro il colpo di Stato”, come si sono definiti, nella capitale Tunisi.
Questa volta lo sbarco ha però riguardato soprattutto persone originarie di Egitto, Ciad, Marocco, Siria, Bangladesh, Sudan, Nigeria, Etiopia e Senegal. Il vecchio peschereccio in ferro sul quale viaggiavano è stato intercettato dalle motovedette a otto miglia dalla costa che hanno scortato l’imbarcazione fino al porto. È partito da Zuwara, in Libia. E oltre 500 persone arrivavano proprio dalla Libia.
Cinque degli sbarcati sono stati portati al Poliambulatorio dell’isola siciliana perché stavano male. Il resto dei migranti sono stati tutti portati all’hotspot di contrada Imbriacola dove, al momento, sono presenti 1.091 persone a fronte dei 250 posti disponibili. In arrivo stamattina la nave quarantena Aurelia dove saranno imbarcati i migranti già sottoposti a tampone rapido per la diagnosi del Covid-19 e già identificati.
“Dopo alcuni giorni di maltempo, oggi con il mare calmo sono ripresi gli sbarchi”, ha dichiarato come riportato dall’Ansa il sindaco di Lampedusa Totò Martello, seguendo le operazioni di sbarco in porto dei migranti. “Il barcone sembrerebbe arrivare dalla Libia. Sono in corso tutte le operazioni previste in questi casi, dalla prima assistenza ai controlli sanitari, alle procedure di identificazione. I migranti saranno accompagnati al Centro di accoglienza, già da domani si dovrebbero avviare i trasferimenti sulle navi quarantena”
A questo giornale il sindaco aveva dichiarato in un’intervista lo scorso agosto: “A Lampedusa siamo come sempre alle prese con gli sbarchi. Il caso ripropone lo stesso punto: il fenomeno delle migrazioni deve essere esaminato a fondo e seriamente, non si può continuare a invocare solo i corridoi umanitari perché qui l’emergenza è quotidiana, continua. Il fenomeno dei migranti, dei movimenti delle persone sul nostro pianeta deve essere normato altrimenti si discute solo di emergenza senza avere gli strumenti per affrontare il fenomeno”.