Il cantante spagnolo
Miguel Bosé negazionista a testa alta, il delirio del cantante: “C’è un disegno dietro il covid”
Miguel Bosé si dice orgogliosamente negazionista, “una posizione che tengo a testa alta”, perché “c’è un disegno che non si vuole far sapere, questa è la verità”. Stanno facendo il giro del mondo le parole del cantante spagnolo, molto noto in Italia, per via della sua opinione a proposito della pandemia da coronavirus. Dichiarazioni rilasciate in un’intervista esclusiva al giornalista del canale spagnolo La Sexta, Jordi Evole, e che stanno indignando e dividendo. Un lungo dialogo, a tratti un delirio, poi ricordi della sua vita, la madre, la carriera, la tossicodipendenza.
Bosé da sette anni non concedeva un’intervista a una televisione spagnola. Un’opportunità concessa all’amico, che comunque ha preso le distanze dalle sue posizioni. Bosé ha invitato comunque il giornalista a togliersi la mascherina. Vive a Città del Messico e fa il coach nel talent show La Vox México. La seconda parte dell’intervista, sul coronavirus, andrà in onda domenica prossima. Ieri il dialogo più intimo, sulla sua vita. E quindi gli anni del successo, delle droghe, che cominciò a prendere a fine anni ’80.
“Chiamai un amico all’alba e gli dissi: ‘Voglio uscire a divertirmi’. Quella notte bevvi un bicchiere e tirai la mia prima striscia di cocaina, che mi durò una settimana. Mi costò molto poco”. La droga, ha raccontato, l’aveva intesa quindi come parte integrante della vita di un artista. Bosé arrivò a consumare fino a due grammi al giorno di cocaina, e poi marijuana, estasi. Una dipendenza durata fino a sette anni fa. Oggi ha 65 anni.
Bosé ha fatto risalire la perdita della voce – che viene e che va, comunque più roca rispetto al passato – alla rottura con il suo ex fidanzato Nacho Palau. Vicenda ancora al centro di una causa per l’affidamento dei quattro figli Diego, Tadeo, Ivo e Telmo. Quattro figli avuti tramite maternità surrogata, due di Bosé e due di Palau. Punta comunque a tornare a cantare per la fine dell’anno prossimo.
Altra parte delicata, la relazione con il padre, il celebre torero Luis Miguel Dominguin, uomo che avrebbe voluto come primogenito un “erede fatto a sua immagine”. L’episodio più esplicativo delle divisioni tra i due, quando il padre lo portò a caccia. “Mi costrinse a cacciare una cerva. Le sparai e l’ammazzai e nel momento di tirarle via le viscere, che è quello che si fa per portare la preda a casa, uscì fuori un cucciolo, gli mancavano alcuni giorni per nascere. Reagii molto male, presi a pugni mio padre, lo chiamai figlio di puttana e me ne andai. Lui mi chiamò codardo, io non mollai e lui quel giorno si rese conto che con me non sarebbe stato facile”.
Bosé è figlio del torero e Lucia Bosé, attrice naturalizzata spagnola, Miss Italia 1947, morta nel marzo 2020 a Segovia per via di complicanze dovute al covid. Da anni le sue capacità polmonari erano ridotte a causa della tubercolosi contratta nell’infanzia. Il figlio ha comunque sempre respinto che a ucciderla sia stato il virus. Il cantante è stato bannato da Twitter per aver diffuso fake news sulla pandemia.
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