L'emergenza nel capoluogo lombardo
Milano, i medici senza mezze misure: “Lockdown subito” ma Sala non ci sta
Per l’ordine dei medici di Milano non c’è più tempo e non ci sono mezzi termini: il capoluogo lombardo deve chiudere. Il sistema sanitario non può più far fronte alla costante crescita di contagi da coronavirus. “Di una cosa siamo certi: la situazione sia nelle strutture sanitarie ospedaliere che anche nella medicina del territorio è diventata insostenibile. È necessario intervenire con un lockdown immediato ed efficace”, ha detto il Presidente dell’Ordine dei Medici della città (Omceo), Roberto Carlo Rossi.
“Non esistono – scrive Rossi – piccoli rimedi a grandi problemi, così come non si può giocare a scaricare su altri ruoli e responsabilità: la situazione è molto seria e senza interventi drastici non può che peggiorare. Soprattutto se inoltre non ci si attrezza seriamente per tutelare quei medici che, ancora adesso, sono impegnati in prima linea, ma senza le necessarie attrezzature e materiali di protezione per svolgere in sicurezza il proprio lavoro”. Rossi sottolinea infine “la ferma ed unanime decisione di tutto il nuovo Consiglio milanese dell’Ordine nell’avanzare una richiesta di provvedimenti restrittivi immediati”.
L’ipotesi è però stata respinta dal sindaco di Milano Beppe Sala: “Ad oggi la Regione Lombardia non si ipotizza nemmeno lontanamente di andare verso un lockdown stile marzo e aprile e io lo condivido”. Sala lo ha detto in Consiglio comunale riferendo all’aula della riunione che si era conclusa da poco con la Regione Lombardia e i sindaci sull’emergenza Covid. “Fontana (governatore della Lombardia, ndr) ha sottolineato, e di questo ne abbiamo parlato anche durante il fine settimana, che a nuove restrizioni deve corrispondere ristoro da parte del governo, indicando quanto e quando rispetto a chi viene chiuso”.
I DATI – Il bollettino odierno in Lombardia riporta 5.278 nuovi positivi per un totale di 209.629 dall’inizio della pandemia. Si sono registrati 46 morti nelle ultime 24 ore per un totale di 17.635. I ricoveri in ospedale sono 4.406 (160 in più), in terapia intensiva 435 (17 in più). I tamponi processati sono stati 24.087 contro i 39.658 di ieri; il totale dei tamponi sale a 3.008.361. La percentuale dei positivi in rapporto ai tamponi effettuati è del 21,9%. La provincia di Milano si conferma come la più colpita in questa fase, con 2.242 contagi in più, di cui 1.025 solo nel capoluogo.
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