Il sottufficiale è morto soccorrendo due adolescenti
Milazzo, “Salvo da solo, non si è buttato nessuno”: polemica sul post del ragazzo soccorso da Aurelio Visalli

Polemica sul caso di Aurelio Visalli, il sottufficiale della Guardia Costiera morto sabato per salvare due adolescenti dal mare mosso a Milazzo, nel messinese. A scaldare gli animi nelle ultime ore un post su Facebook, poi rimosso di uno dei due ragazzi, nei quali si negava che a salvare i due dalle onde sia stato il militare. Disposta l’autopsia sul corpo di Visalli intanto. I funerali potrebbero slittare di qualche giorno.
“Sono sano e salvo, mentre facevo le capriole in spiaggia, a me al mio amico ci prende in pieno un’onda e mi trascina al largo. Nessuno si è buttato, quindi prima di dire che qualcuno è morto per salvare me… Cazzate”, aveva scritto uno dei due ragazzi sui social attirando una valanga di critiche e polemiche. Sui social è apparso anche un video in cui si vede uno dei due ragazzi che racconta di essere stato trascinato in acqua da un’onda e di essersi salvato da solo. Il corpo di Visalli è stato ritrovato ieri. Secondo le prime ricostruzioni era intervenuto per soccorrere i due ragazzi, di 15 e 13 anni, travolti dalle onde mentre stavano facendo un bagno nonostante il mare mosso.
I PUNTI OSCURI – La famiglia del sottufficiale chiede che sia fatta chiarezza sul caso. Al Corriere della Sera il comandante dei vigili urbani di Venetico Antonio Crea, cognato di Visalli, ha denunciato responsabilità e punti oscuri nella vicenda. “Inizialmente a mio cognato e a due sue colleghi era stato vietato di intervenire con la motovedetta perché il mare non lo consentiva. Poi gli è stato chiesto di intervenire da terra: ma come potevano farlo senza attrezzatura, non avendo né giubbotti di salvataggio, né salvagenti, mute, corde o altro? È stata una follia”, ha dichiarato. Secondo la ricostruzione di Crea uno dei due ragazzi sarebbe riuscito a tornare a riva da solo. L’altro era aggrappato a una boa. Visalli con altri due militari sarebbe intervenuto per soccorrerlo e sarebbe stato travolto dalle onde. Le ricerche, sempre secondo Crea, sarebbero cominciati ore dopo e senza una nave che potesse affrontare quel mare mosso. I familiari, ha aggiunto, sono venuti a conoscenza dell’accaduto dalla stampa.
IL RICHIAMO DEL SINDACO – “I ragazzi devono capire che non si scherza con il mare agitato che si è portato via tanta gente a Milazzo negli anni, però dico anche alla gente che adesso è inutile accanirsi contro i ragazzini. Adesso bisogna stringersi intorno alla famiglia di Aurelio Visalli e alla Capitaneria. Senza cercare necessariamente la polemica soprattutto con gli adolescenti, loro devono trovare il momento per elaborare quello che è accaduto”, ha invitato alla calma il sindaco di Milazzo Giovanni Formica.
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