L'escalation di violenza a Roma: a Ostia agguato davanti a bimbo di sei mesi
Militare ucciso a Roma, è giallo sulla morte di Salvatore Lucente Pipitone: “Colpito alle spalle”

E’ morto dopo un giorno di coma il militare di 44 anni aggredito nella notte tra venerdì e sabato scorso a Roma in circostanze ancora da chiarire. Non ce l’ha fatta il caporal maggiore dell’Esercito Salvatore Lucente Pipitone, trovato in fin di vita in zona di Centocelle. In base a quanto accertato degli agenti delle Volanti, l’aggressione è avvenuta intorno alle 2.20 dell’11 febbraio in via dei Sesami, a poca distanza da via Palmiro Togliatti. Quando sono arrivate sul posto le forze dell’ordine il ferito era privo di conoscenza.
La vittima, che lavorava come infermiere all’ospedale militare del Celio, era stata ricoverata in gravissime condizioni al Policlinico Umberto I dopo che alcuni passanti avevano allertato le forze dell’ordine: i sanitari lo avevano trovato con un taglio al sopracciglio e un profondo colpo dietro la nuca. Ferite che gli sono state fatali, con la famiglia che ha espresso la non opposizione alla donazione degli organi che salveranno altre vite.
Sulla morte di Danilo Lucente Pipitone sono in corso le indagini della Squadra Mobile della questura di Roma. Gli agenti hanno già sentito diversi testimoni e sono a lavoro, anche grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, per ricostruire quanto accaduto e identificare l’aggressore. La pista più accreditata è quella della lite per viabilità ma non se ne escludono altre.
“Perché lo hanno massacrato. I soccorritori hanno trovato Danilo vicino alla sua macchina. Aveva la nuca fracassata, lo hanno colpito da dietro, con forza, quindi lui non ha avuto neanche la possibilità di vedere chi fosse, non ha potuto nemmeno difendersi. Andate a cercare i colpevoli” ha dichiarato la madre di Pipitone in una intervista al Messaggero.
Un episodio brutale quello che ha portato alla morte del 44enne e che riaccende i riflettori, se ancora ve ne fosse bisogno, sull’allarme sicurezza a Roma dove gli episodi di violenza continuano a perpetrarsi. Sempre sabato infatti due giovani sono stati feriti a colpi d’arma da fuoco in zona Morena mentre all’Infernetto, a Ostia, marito e moglie sono stati raggiunti da alcuni colpi di pistola mentre si trovavano in auto con il loro figlio di appena sei mesi. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori l’obiettivo dell’agguato era l’uomo, un 42enne scarcerato poco più di un anno fa dopo aver scontato una condanna per omicidio. Un agguato che sarebbe riconducibile a dinamiche interne alla malavita organizzata.
Nella notte tra martedì e mercoledì, inoltre, una donna di 36 anni è stata aggredita con pugni in pieno volto davanti al portone di casa, in zona Pigneto. Le urla hanno attirato l’attenzione dei residenti che hanno allertato i soccorsi. Domenica scorsa, infine, nei pressi della stazione Termini un imprenditore di 46 anni, milanese ma residente a Roma, è stato avvicinato da tre persone che lo hanno derubato e accoltellato. La vittima è ricoverata in prognosi riservata al Policlinico Umberto I, le sue condizioni sono molto gravi.
© Riproduzione riservata