Il 23enne alla guida positivo a droga e alcol test
Miriam Ciobanu, la madre della 22enne: “Perdono chi l’ha investita, vivere nell’odio non mi ridarà mia figlia”
La madre di Miriam Ciobanu perdona il giovane che ha investito la figlia 22enne, morta nella morte tra lunedì 31 ottobre martedì primo novembre nel trevigiano. “Perdono il ragazzo che ha investito e ucciso mia figlia. Mi creda se le dico che nel mio cuore l’ho già perdonato. Vivere nell’odio, covando rancore giorno dopo giorno, non riporterebbe indietro la mia ‘tata’. La vendetta a cosa servirebbe? In fondo la sua vita, l’investitore, se l’è già rovinata con le sue stesse mani. E in questa storia, oltre alla mia famiglia, anche quella di quel ragazzo ne esce distrutta”.
La donna, intervistata da Il Corriere della Sera, è la madre della 22enne residente a Fonte, studentessa di criminologia a Padova che stava tornando a casa quando è stata travolta dall’Audi guidata da un 23enne che sarebbe stato arrestato per omicidio stradale aggravato, positivo ad alcol e droga test. Per la 22enne non c’è stato niente da fare: aveva litigato con il suo fidanzato dopo la serata fuori e aveva deciso di tornare a casa da sola, erano le 4:30 del mattino circa. Si è incamminata a piedi dopo che il padre non aveva risposto al telefono.
“La verità è che mi fa pena. I nostri ragazzi non sono perfetti: nessuno lo è. A vent’anni si fanno delle bravate, anche mia figlia ne avrà fatte … Magari anche lei, un giorno, si è messa al volante dopo aver bevuto troppo. Il mio perdono nasce da questo: dalla consapevolezza che nella vita si commettono errori. Anche molto gravi. E in questi casi, a volte, le conseguenze sono orribili”, ha detto Andrea Ciobanu nell’intervista in cui ha raccontato della figlia.
La ragazza era nata a Tolmezzo, provincia di Udine, come la sorella. I genitori, che si sarebbero anni dopo separati, entrambi di origini rumene. Miriam Ciobanu per arrotondare lavorava in un bar, lo stesso dove poco tempo fa aveva conosciuto il 19enne che sarebbe diventato il suo ragazzo. “Non lo definirei proprio un fidanzato. Miriam ha avuto per moltissimo tempo un ragazzo, ma la loro relazione era finita di recente. Da qualche settimana accanto a lei c’era quest’altro giovane che, forse per voltare definitivamente pagina, aveva cominciato a frequentare …”.
Il ragazzo ha raccontato di uno strano presentimento della 22enne: “Mi ha detto: ci sono in giro troppi ubriachi, non c’è da fidarsi”. Dopo il litigio a notte fonda lui avrebbe provato a trattenerla, con il fratello l’aveva seguita in auto. Niente da fare. L’operaio 23enne alla guida dell’Audi andava verso San Zenone dopo una festa di Halloween. La parte anteriore dell’auto è andata praticamente distrutta. Sull’asfalto i segni di una lunga frenata.
Gli è stato trovato un tasso alcolemico a 1,5, tre volte oltre il limite consentito. Positivo anche al droga test. Sul caso indagano i militari dell’Arma della Compagnia di Castelfranco Veneto, coordinati dalla pm Mara Giovanna De Donà della Procura di Treviso. La tragedia di Miriam Ciobanu arriva a pochi giorni da quella di Francesco Valdiserri: il 18enne investito e morto a Roma, sulla Cristoforo Colombo, mentre camminava sul marciapiede con un amico. Alla guida dell’automobile che lo ha falciato una giovane positiva ad alcol e droga test. “Spero che quanto accaduto a mia figlia serva almeno a far riflettere sui pericoli che si corrono mettendosi alla guida senza essere lucidi”, ha aggiunto la madre della 22enne.
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