Il giorno dopo il “giallo” del missile abbattutosi sul territorio polacco, al confine con l’Ucraina, che ha provocato la morte di due uomini, c’è prudenza nelle parole del presidente degli Stati Uniti e dei vertici della Nato nell’attribuire l’attacco all’esercito russo. Joe Biden ritiene “improbabile” che il razzo sia partito da basi russe e prova a evitare un’escalation del conflitto con Mosca che porterebbe alla Terza Guerra Mondiale.

Al momento gli Stati Uniti non hanno raccolto nessuna prova che “contraddica la valutazione preliminare del presidente Duda secondo cui il missile esploso in Polonia era ucraino” dichiara la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, Adrienne Watson, sottolineando tuttavia che al di là delle conclusioni dell’indagine “è chiaro che la responsabile ultima di questo tragico incidente è la Russia, che ha lanciato una raffica di missili contro l’Ucraina destinati a colpire le infrastrutture civili. L’Ucraina aveva – e ha – tutto il diritto di difendersi”, ha aggiunto.

Il numero altissimi di missili lanciati dalla Russia, tra i 60 e i 90, sul territorio ucraino nella giornata di ieri, quando a Bali si riuniva il G20, è considerato una provocazione brutale da parte di Mosca ma per il momento la strada intrapresa dall’Occidente è quella di provare a negoziare e a trovare una soluzione politica a una guerra che – secondo il Pentagono, l’Ucraina difficilmente riuscirà a vincere.

“La probabilità di una vittoria militare ucraina che cacci via tutti i russi dal Paese, inclusa la Crimea, è molto bassa” ha spiegato il capo di stato maggiore Usa, Mark Milley, in una conferenza stampa al Pentagono. Gli Stati Uniti ritengono che i combattimenti in Ucraina possano rallentare con l’inizio dell’inverno, il che creerà una “finestra” per la risoluzione del conflitto ha sottolineato Milley. “In inverno possono succedere molte cose, tuttavia, di norma, a causa delle condizioni meteorologiche, le operazioni tattiche rallentano. Se ciò accade, allora potrebbe esserci una finestra per una soluzione politica o almeno l’inizio dei negoziati”.

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, dal canto suo, ha smentito le versione ormai dominante sui missili caduti ieri in territorio polacco, rilanciata anche dalla stessa Polonia oltre che da Nato e Russia, affermando di essere sicuro che i razzi che ieri hanno provocato due vittime a Przewodów “non sono ucraini”.

Parlando con i cronisti, come riferisce il quotidiano Ukrainska Pravda, il capo dello Stato ha anche chiesto che Kiev faccia parte delle indagini su quanto avvenuto ieri e abbia accesso al luogo dell’incidente. Zelensky, sempre secondo quanto riportano i media di Kiev, ha detto di essere stato informato sull’episodio dal comando delle forze armate e dall’aeronautica di non poter far altro che “fidarsi” di queste fonti. Il presidente ha comunicato che nessuno ha ancora invitato Kiev ad avere un ruolo nell’inchiesta sui missili che hanno raggiunto la Polonia.

 

Redazione

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