La notizia dei due missili russi caduti a Przewodòw, villaggio polacco al confine con l’Ucraina, ha gettato il mondo intero nel panico. Due sono i morti e la tensione è salita alle stelle: la guerra ha superato i confini ucraini ed è piombata in territorio Nato. L’esplosione coincide con uno dei più massicci attacchi dell’armata russa dall’inizio della guerra in Ucraina, con una pioggia di novanta missili in un solo giorno. Ma non è ancora chiara la dinamica dell’evento e come i missili russi siano finiti in territorio polacco. La Polonia ha immediatamente convocato nella notte il suo consiglio per la Sicurezza nazionale e la Difesa. Tra Mosca e Kiev sono subito volate accuse reciproche. Mosca ha però negato la responsabilità dell’accaduto: è stato un tentativo di “provocare uno scontro militare diretto fra la Nato e la Russia, con conseguenze per l’intero pianeta”. Lo afferma il vice rappresentante permanente della Russia alle Nazioni Unite, Dmtry Polyansky, citato dalla Tass.

Il caso è scoppiato mentre è in corso il G20 a Bali. Il presidente Americano Joe Biden ha riunito gli alleati e invitato tutti alla prudenza: “Improbabile che i missili siano partiti dalla Russia”. Sarebbe stato lo stesso presidente Usa a informare il G7 dell’ipotesi che possa essersi trattato di missili antiaereo di Kiev. I grandi della Terra a Bali avevano condannato a maggioranza l’aggressione russa e il presidente Ucraino aveva parlato della liberazione di Kherson come “l’inizio della fine della guerra”.

Biden nella notte ha ribadito al presidente della Polonia Andrzej Duda “il ferreo impegno degli Stati Uniti per la Nato”. Lo afferma la Casa Bianca, sottolineando che durante il colloquio telefonico Biden ha offerto a Duda il “pieno sostegno e l’assistenza degli Stati Uniti all’indagine” sull’esplosione. Intanto il primo ministro polacco ha invitato la popolazione a mantenere la calma: “Invito tutti i polacchi a mantenere la calma di fronte a questa tragedia. Dobbiamo esercitare moderazione e cautela”, ha detto Morawiecki dopo le riunioni di emergenza del governo a Varsavia.

Nella notte Biden, dopo la riunione di emergenza dei leader del G7 e Nato ha detto che “ci sono informazioni preliminari che contestano” il fatto che il missile cha ha colpito la Polonia, uccidendo due persone, sia stato sparato dal territorio russo. “E’ improbabile dalla traiettoria che sia stato sparato dalla Russia, ma vedremo”, ha detto Biden.

“Condanniamo i barbari attacchi missilistici che la Russia ha perpetrato martedì sulle città ucraine e sulle infrastrutture civili”. E’ quanto si legge in una nota congiunta Nato-Ue diffusa al termine degli incontri di questa mattina a Bali a margine del vertice del G20. “Il Consiglio europeo, la Commissione europea, e i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti si sono incontrati a margine del vertice del G20 a Bali e hanno “condannato i barbari attacchi missilistici che la Russia ha perpetrato martedì sulle città ucraine e sulle infrastrutture civili”, si legge nella nota. “Abbiamo discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia vicino al confine con l’Ucraina. Offriamo il nostro pieno supporto e assistenza per le indagini in corso della Polonia. Accettiamo di rimanere in stretto contatto per determinare i passaggi successivi appropriati man mano che l’indagine procede”, continua il comunicato. “Riaffermiamo il nostro risoluto sostegno all’Ucraina e al popolo ucraino di fronte all’aggressione russa in corso, nonchè la nostra continua disponibilità a ritenere la Russia responsabile dei suoi sfacciati attacchi alle comunità ucraine, anche se il G20 si riunisce per affrontare gli impatti più ampi della guerra. Esprimiamo tutti le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime in Polonia e Ucraina”, conclude la nota congiunta Nato-G7.

“Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione”. Lo ha detto il presidente turco Erdogan a Bali ricordando le parole di Biden e la dichiarazione G7-Nato, evidenziando la necessità di indagini e di Mosca, che dice di “non avere nulla a che fare con l’incidente. È possibile che si tratti di un errore tecnico“, ha detto Erdogan. “Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin”, ha aggiunto.

Dalla Russia i toni sono meno rassicuranti. Quanto accaduto in Polonia “aumenta la probabilità che scoppi una guerra mondiale”: lo ha detto su Twitter l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa. “La storia dell”attacco missilisticò ucraino in una fattoria polacca dimostra solo una cosa: l’Occidente, con la sua guerra ibrida con la Russia, aumenta la probabilità che scoppi una guerra mondiale“, ha scritto Medvedev. Stamattina le autorità ucraine hanno annunciato un’allerta aerea su quasi tutto il territorio dell’Ucraina. Lo riferiscono i media ucraini aggiungendo che dalle 09:50 le sirene di allarme suonano in tutta l’Ucraina continentale dopo il lancio di 100 missili russi caduti ieri sul Paese.

Cosa è successo in Polonia: tre ipotesi al vaglio

Fonti di intelligence occidentale non escludono la possibilità che i missili che hanno colpito la Polonia, provocando la morte di due persone, siano stati lanciati, comunque per errore, dai russi. Al momento sono tre le ipotesi in esame, precisano le fonti contattate dall’Adnkronos. Missili russi lanciati da bombardieri strategici potrebbero non aver funzionato bene ed essere finiti per errore in Polonia. Una seconda ipotesi considera che la traiettoria di missili russi lanciati da bombardieri strategici possa essere stata deviata dalla contraerea ucraina che, intercettandoli, ha fatto cadere i resti in Polonia. Infine, potrebbero essere missili dei sistemi della contraerea ucraina S-300 lanciati per colpire i missili russi che non hanno funzionato correttamente e sono precipitati in Polonia. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà in maniera straordinaria a Bruxelles per discutere su quanto accaduto in Polonia.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.