Ancora voci su "gravi condizioni Kadyrov"
Missili ucraini in Crimea, Zelensky all’Onu: “Cacciate la Russia”. Lavrov: “Nostro veto legittimo”, quasi 300mila soldati del Cremlino uccisi
Nuovo attacco ucraino in Crimea con il ponte che collega la penisola alla Russia che è stato temporaneamente sospeso. E’ quanto scrive la Cnn citando il Centro informazioni stradali locale e sottolineando che video pubblicati sui canali di social media non ufficiali in Crimea mostrava un grande nube di fumo che si alza da un’area vicino a Verkhnesadovoye, dove si trova una base militare russa. Attacco confermato anche dall’intelligence ucraina ha parlato di un attacco missilistico al deposito petrolifero della flotta del Mar Nero in Crimea. Il portavoce dell’intelligence della Difesa ucraina Andriy Yusov ha confermato l’attacco missilistico ai siti delle attrezzature russe nella Crimea occupata, citato da da Rbc Ucraina. Yusov ha dichiarato che i dettagli dell’operazione saranno presto resi noti dalle Forze Armate ucraine e dallo Stato Maggiore.
Un attacco, quello in Crimea, che avviene nel giorno in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov parteciperanno all’assemblea generale dell’Onu a New York, in programma dalle 17 (ora italiana). Entrambi potrebbero lasciare la stanza nel momento del discorso dell’altro. Vertice che è iniziato con le proteste russe: l’ambasciatore presso le Nazioni unite Nebenzia ha contestato alla presidenza di turno (Albania) del Consiglio di sicurezza dell’Onu, le basi su cui è stato deciso che oggi il presidente ucraino Zelensky potrà di parlare prima degli stati membri presenti alla sessione speciale del Consiglio di sicurezza dell’Onu, alla quale partecipano i ministri degli Esteri dei 15 membri del Consiglio, tra cui il russo Sergey Lavrov.
Nel corso del suo intervento il presidente ucraino ha ribadito che la presenza della Russia al Consiglio di Sicurezza è “illegittima“, e “il potere di veto in mano all’aggressore è quello che ha spinto l’Onu in questa situazione di stallo”. Per Zelensky “in caso di atrocità di massa il potere di veto dovrebbe essere sospeso e l’Assemblea Generale Onu dovrebbe avere il potere di superare il veto”. Per il leader ucraino la guerra “è impossibile da fermare perché tutte le azioni hanno il veto dell’aggressore”. Incassato il nuovo supporto militare di Joe Biden (che nelle prossime ore annuncerà un sostanzioso pacchetto di aiuti), Zelensky ribadisce anche al sua formula per la pace: un piano in 10 punti per mettere fine alla guerra, ribadendo come condizioni indispensabile il ritiro della Russia e il ripristino dei confini prima dell’invasione della Crimea nel 2014. “Possa la pace prevalere, possano le nostre istituzioni e le nostra cooperazione diventare più forti”, ha aggiunto, invitando altre nazioni a sostenere il piano.
Zelensky che ha lasciato l’aula del consiglio di sicurezza dopo il suo intervento, prima dell’intervento del ministro russo Serghiei Lavrov ma anche prima di quello del segretario di stato Usa Antony Blinken. Solo l’ambasciatore ucraino all’Onu ha assistito all’intervento del ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov al consiglio di sicurezza. Assenti Zelensky e il ministro degli esteri Dmytro Kuleba.
Nel suo discorso Lavrov ha ribadito la propaganda del Cremlino secondo cui qualsiasi governo anti-russo a Kiev non è altro che un burattino degli Usa, suggerendo che gli Stati Uniti potrebbero “ordinare” a Volodymyr Zelensky di negoziare con Mosca, perché l’Ucraina, secondo il ministro russo, non è altro che un burattino degli Usa.
Lavrov ha poi difeso il diritto di veto della Russia al Consiglio di Sicurezza dell’Onu definendolo “legittimo”. Nel suo intervento, il capo della diplomazia russa ha risposto cosi’ alle parole del presidente uraino, Volodymyr Zelensky, che ha chiesto di privare Mosca del diritto di veto.
Zelensky che ha già provocato la reazione del governo polacco dopo quanto dichiarato ieri. Il ministero degli Esteri di Varsavia, infatti, ha convocato l’ambasciatore ucraino Vasily Zvarych per i commenti fatti ieri dal presidente ucraino all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo riporta Sky News. Il ministero degli Esteri di Varsavia ha affermato di aver trasmesso la “forte protesta” della parte polacca contro le dichiarazioni di Zelensky “secondo cui alcuni paesi dell’Ue hanno finto solidarietà sostenendo indirettamente la Russia“. Nel suo discorso di ieri, Zelensky ha affermato che il “teatro politico” attorno alle importazioni di grano – che Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno bandito dall’Ucraina – aiuta solo Mosca.
Heavy explosions in Crimea, presumably somewhere near the Abel bel military airport.
The Russian occupation claims that drones were intercepted and that only “grass” is burning but this looks not very likely.
The Kerch bridge has been closed and smoke screen has been deployed,… pic.twitter.com/XCGvLnQdtt
— (((Tendar))) (@Tendar) September 20, 2023
Intanto sempre gli 007 di Kiev ribadiscono che il leader ceceno Ramzan Kadyrov è vivo ma in gravi condizioni di salute. “Non c’è nessuna conferma della sua morte. Ma le sue condizioni di salute sono gravi. E questo sta già influenzando i regimi politici intorno al suo regime e l’architettura generale e la sicurezza del regime di Putin”, ha detto Yusov. Nei giorni scorsi lo stesso Kadyrov è apparso in un video in cui smentiva le voci sul suo stato di salute.
Nel bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, viene sottolineato che la Russia ha perso nell’ultimo giorno 520 uomini, facendo salire a 273.980 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di 273.980 uomini, 4.635 carri armati, 8.868 mezzi corazzati, 6.096 sistemi d’artiglieria, 779 lanciarazzi multipli, 526 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 315 aerei, 316 elicotteri, 8.633 attrezzature automobilistiche, 20 unità navali e 4.821 droni.
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